Il suo nome è Don Aldo Danieli, ex parroco ormai in pensione e vicino agli 80 anni, e da tempo le sue affermazioni non mancano di sollevare critiche e polemiche; dopo trent’anni di carriera alla guida della comunità ecclesiastica di Paderno di Ponzano, Don Aldo continua a far sentire la propria voce sui temi più scottanti del momento, come quello dell’approvazione dello Ius soli e del matrimonio tra preti.

Riguardo alla mancata approvazione dello ius soli, Don Aldo afferma che il mondo ormai deve essere privo di confini, ragion per cui il non accoglimento da parte della legislatura del provvedimento che prevede l’automatica acquisizione della cittadinanza italiana per coloro che nascono sul territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori immigrati, è ritenuto un’assurdità acronistica.

Dietro lo ius soli ignoranza e interessi politici

Lo ius soli, ha affermato Don Aldo, non è stato da molti compreso; non è infatti vero, stando al mancato provvedimento, che un figlio di immigrati che nasce in Italia acquisisca di diritto la cittadinanza italiana, bensì l’acquisizione è possibile solo a determinate condizioni, quali ad esempio la permanenza su territorio italiano per almeno 5 anni di uno dei genitori e in maniera assolutamente legale.

Il mancato accoglimento del provvedimento, sottolinea Don Aldo, deriva da banali interessi politici e da una ovvia ignoranza del testo respinto, che presenta tra le altre condizioni necessarie all’ottenimento della cittadinanza, il possesso di un alloggio idoneo ai requisiti di legge e la conoscenza della lingua italiana dei genitori.

Basta all’addio al celibato

L’intervento che ha suscitato più polemiche riguarda indubbiamente quello, volutamente provocatorio, della fine del celibato per i preti; Don Aldo infatti spiega che il veto, ai giorni d’oggi, è anacronistico. Molti giovani, dopo aver provato diverse esperienze tra le quali quella di una relazione amorosa, decidono di farsi preti; quella del celibato coatto, precisa l’ex parroco, se da un lato distoglie il funzionario di Dio dagli impegni che derivano dall’avere una famiglia regolare, dall’altro gli evitano la possibilità di immergersi completamente nella vita reale, fatta anche di responsabilità verso i componenti della propria casa.

Il messaggio di Don Aldo quindi è basato sulla libertà di scelta, un assunto che prende forma dal concetto che le imposizioni non portano sempre a risultati positivi; il prete, afferma Don Aldo, è una persona che ha fatto della propria vita una missione, ma questo non significa che debba privarsi di un contatto diretto con la realtà che lo circonda e per la quale è demandato di dare supporto e consigli.