Li chiamano ‘leoni da tastiera’. Sono quelli che passano gran parte della loro vita dietro uno schermo a denigrare gli altri, proprio perché probabilmente con la vita non sanno confrontarsi. E’ quando hanno a che fare con la morte però che danno veramente il peggio di sé. In questo caso la morte era quella di fabrizio frizzi. Ma lui era talmente buono che probabilmente si sarebbe fatto una grossa risata.

Gli imbecilli da bar di Umberto Eco

Un’altra definizione che si potrebbe dare è quella che il grande Umberto Eco riservava a quelli che lui chiamava ‘gli imbecilli da bar’, coloro che dicono scemenze ma tutto sommato non fanno danni, appunto perché le loro scemenze rimangono in un bar.

Oggi invece, con la diffusione dei social media, non ci si rende conto di quanto possano essere visibili e duraturi i commenti fuori luogo.

Frizzi attaccato, l’indignazione del web

La morte di Fabrizio Frizzi è stato un evento molto toccante per l’Italia intera. Da tempo non si vedeva una partecipazione massiccia al dolore per la scomparsa di un personaggio pubblico. Tra le migliaia di commenti social comparsi in questi giorni ce ne sono stati alcuni inqualificabili. Provengono da gruppi di sedicenti vegani, che hanno attaccato Frizzi per qualcosa che si stenta a credere. Gli hanno rimproverato, ora che è morto però, il suo essersi tanto speso per Telethon. Com’è noto, ogni anno il presentatore prestava il suo volto, il suo nome e la sua persona, per la conduzione del programma di raccolta fondi per la ricerca.

Gli ‘haters’, tradotto ‘coloro che odiano’, sono arrivati a stravolgere la realtà accusando Frizzi di essere connivente con la sperimentazione sugli animali.

E’ stato il karma, ora giustizia e fatta

Addirittura, mostrando di ignorare completamente i principi che governano realmente l’universo, questi sedicenti amici degli animali, hanno chiamato in causa addirittura il karma.

‘Giustizia è fatta’, hanno sparato sui social. Se proprio non ci si vuole soffermare sulla mancanza di umanità mostrata in un momento del genere nei confronti di chi sta piangendo Fabrizio, è doveroso riflettere sull’impatto mediatico che queste affermazioni hanno. Sono frasi dure, cattive, fuori luogo, che rimangono, perché sul web rimane sempre tutto.

Sono frasi che può leggere Carlotta, la moglie di Fabrizio, o la stessa figlia Stella, frasi piene di odio dette, come al solito, da chi pensa di parlare per amore. Come si può affermare di amare gli animali se non si mostra un briciolo di umanità per gli esseri umani? Qui il discorso non riguarda la sperimentazione sugli animali, cosa su cui tutti non possono che essere d’accordo. Non riguarda il discorso sul mangiare o meno carne. Riguarda la sensibilità, assente, in chi nel nome dell’amore sparge odio e stupidità. Perdonali Fabrizio, e facci sentire la tua meravigliosa risata.

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