La situazione Politica italiana sperava in una svolta con il voto del 4 marzo, invece ci ritroviamo ad un punto fermo, in poche parole, quella poltrona la vogliono proprio tutti. Si sente parlare di molti vincitori e di pochi vinti, ma la nostra legge elettorale ci impone di pensare che fondamentalmente tutti hanno perso queste elezioni.
Nessuna delle 3 grandi formazioni politiche ha ottenuto la maggioranza. Certo, non si possono però escludere i buoni e i cattivi risultati. Su questo fronte troviamo all’ultimo posto un deludente quanto disgregato centrosinistra, senza più una guida e al contrario del nome, anche senza più sinistra.
Lo sconfitto per eccellenza pare inaspettatamente Renzi, senza contare però la piccola fetta di radicale di sinistra (Liberi e Uguali) che ha portato all’allontanamento della tanto ambita “Poltrona” molti abitué della politica italiana.
E i “vincitori”?
Sicuramente nel carro dei migliori salgono i 2 nuovi che avanzano, Luigi di Maio e Matteo salvini. Il primo Partito M5S con la prima coalizione cioè FI-Lega-FdI. Basandoci sulla legge elettorale attuale, la vittoria va alla prima coalizione del paese, essendo una legge che valorizza l’accomunamento di vari partiti in un unico gruppo, fino a qui tutto facile, ma la maggioranza dove è?
Si pensava fosse fatta dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato che ha sancito la divisione di parti tra M5s e FI, l'unico escluso Salvini che quindi sembrava destinato alla presidenza del consiglio, ma niente da fare, Di Maio non si tira indietro, ''Ho vinto io e la Poltrona più ambita la prendo io.'' quest'ultimo sembra essere il pensiero del candidato pentastellato.
Il leader del Carroccio però non ci sta e mette dei veti alle possibili composizioni di Governo, in poche parole: ''Dialogo costante sui punti in comune dei due programmi, e la presenza di Forza Italia nel Governo.''
Accordo impossibile?
Non ci sono molti altri spiragli per la formazione del governo, infatti Martina, nuovo leader del PD, conferma la dura linea da sconfitto ''Noi faremo solo opposizione.'' quindi niente patti del nazareno e niente dialogo con Di Maio il nuovo che avanza.
A chi tocca ora?
Quest'ultima domanda ha una risposta facile: Mattarella. Spetta solo a lui la decisione dopo le consultazioni per riuscire a portare un po' di stabilità nella politica italiana, un grande compito e una grande responsabilità sapendo che la sua decisione porterà alla nascita della ''Terza Repubblica''.