Prendere il cellulare e scattare fotografie in gran segreto o addirittura registrare un video ad un individuo senza avere il suo diretto consenso (anche se in un luogo pubblico) è stato stabilito come un reato (art. 660 codice penale). È quanto successo ad un cinquantenne sorpreso a fotografare una donna in un centro commerciale Ipercoop di Palermo in maniera "furtiva" senza il consenso della diretta interessata. È stato disposto il sequestro del telefono per valutare l'effettiva presenza del materiale video/fotografico. Addirittura l'uomo è stato indagato per molestie e il pubblico ministero aveva chiesto e ottenuto il sequestro del telefonino, per accertare la presenza di materiale video/fotografico all'interno del dispositivo.
Il ricorso presentato dal palermitano in Cassazione è stato respinto e l'uomo ha dovuto pagare le spese processuali.
Per la Corte di Cassazione (prima sezione penale, nella sentenza n. 9446/2018), il reato di molestie è contestabile quando ci sono comportamenti che colpiscono in maniera diretta o indiretta la privacy di una persona suscitando nella gente delle reazioni di disgusto, violenza e ribellione che potrebbero turbare in maniera negativa l'ordine pubblico garantito dal rispetto delle leggi. Per i giudici, nel caso esaminato sopra, c'è stata un'interferenza momentanea nella tranquillità della vita privata di una persona. È bene quindi avere sempre un esplicito consenso scritto o video del diretto interessato per poter dimostrare giuridicamente, qualora venga richiesto, l'effettivo rispetto delle leggi nel trattamento dei dati personali.
Ne abbiamo sentite molte di storie in cui foto/video sono entrati al centro della cronaca nazionale e questo dimostra una forte impreparazione giuridica piuttosto che tecnologica. Tutti oramai sono in grado di utilizzare uno smartphone ma pochi conoscono i rischi legati ad un utilizzo improprio. Sul lato della privacy è bene porre sempre un'attenzione maggiore a causa dello sviluppo di nuovi sistemi di comunicazione digitale.
Porsi delle domande precauzionali è sempre buona norma quando si intraprendere una strada nuova ed ancora sconosciuta. Prima di prendere il cellulare in mano e scattare una foto dobbiamo domandarci se stiamo rispettando veramente tutti i diritti delle persone che ci circondano. Una domanda banale ma essenziale al fine di non incappare in brutte sorprese.