I partiti della Sinistra italiana, alle ultime elezioni del 4/03/2018, hanno subito una batosta, dall'esito del voto. Le prossime consultazioni per la formazione del nuovo Governo daranno le indicazioni sulla strada da seguire. Dall'elettorato è venuta una richiesta precisa di cambiamento, e di un Governo al servizio di tutta la comunità. In particolare è stata chiesta una Politica in soccorso di quelle categorie meno abbienti, come disoccupati, ed altre categorie disagiate presenti in tutta Italia, e specialmente nel Sud. Una riflessione profonda si rende necessaria da parte della sinistra, per capire quali manchevolezze o eccessi hanno portato ad una simile sconfitta.
Con umiltà, la sinistra deve anche capire che non sono gli unici portatori della verità, e che il pensiero politico è in evoluzione, come pure tutte le tecnologie: inutile quindi sognare le politiche del dopo guerra.
Con i tempi cambia anche la politica
La storia è maestra di vita, e ci aiuta a capire i vari fenomeni, ma sempre con lo sguardo attento ai tempi che cambiano. Le mutazioni sono sempre più veloci, ed è per questo che la politica dev'essere sempre più attenta alle trasformazioni della società. Le novità non devono sempre essere sconfessate, ma capite ed attuate, per stare al passo coi tempi. La politica, non con gli insulti reciproci, ma col confronto per capire la verità, deve avere il coraggio di riconoscere le ragioni degli avversari, quando ricorrono.
È sbagliato difendere posizioni di campanile, senza esserne convinti. Oggi, ogni cittadino ha la sua idea delle cose che lo circondano, e apprezza volentieri le proposte basate su criteri di giustizia sociale. La serietà di una proposta politica si giudica dalla reale possibilità di essere realizzata. Il declino della sinistra alle trascorse elezioni può anche essere accostato alla crisi del socialismo europeo: si nota infatti questa tendenza nelle varie competizioni elettorali.
Il PD e le forze emergenti
Il PD infatti non riesce più a rappresentare gli interessi, come faceva una volta, dei lavoratori. Stando a recenti ricerche, negli ultimi anni, è aumentata la percentuale del voto della 'borghesia' per il PD, mentre è diminuita quella degli operai, per lo stesso partito. Per quanto riguarda invece le forze politiche emergenti, ed in particolare il M5S, il loro progresso in termini di voti, sono dovuti, in primo luogo ed essenzialmente, al fatto che le stesse forze sono state demonizzate dagli avversari politici, che si sentivano padroni dell'establishment: tutto questo ha scatenato una reazione nell'elettorato.
Le novità espresse da dette forze sono state travisate, e ricondotte erroneamente nel canale del 'populismo': a nostro avviso populisti sono quei partiti che promettono cose irrealizzabili, al fine di carpire il voto.