La sera del 21 aprile la regina Elisabetta ha spento 92 candeline: in suo omaggio un concerto al Royal Albert di Londra dove si sono esibiti grandi nomi della musica rock. Il ricavato sarà devoluto a favore dei giovani del Queen's Commowealth Trust, 53 paesi facenti parte dell'impero britannico che si vedranno rappresentati dal il-principe-carlo- che succederà alla madre.

Illustri invitati

Sciame di reame per quanto riguarda gli invitati con Camilla duchessa di Cornovaglia, Lady Louise Windsor, Sophie contessa di Wessex, il principe Willian duca di Cambridge, la principessa Anna, il vice ammiraglio Sir Timothy Lawerence, il principe Harry, la new entry Megan e il principe Edoardo: impossibile elencare tutti i nomi che contano a corte.

In regale uniforme per gli uomini e abiti con strascico di gala per le donne, i convenuti hanno applaudito la dance, il rock, la disco music. Ad esibirsi sul palcoscenico, fra i tanti nomi, Kilye Minogue, Criag David, Sting e Shaggy. Del resto non è una novità vedere i resti della monarchia britannica preferire il rock ai concerti di musica classica, vederli festeggiare al suono di chitarre elettriche e batteria sotto l'effetto di luci psichedeliche. Basti ricordare i quattro di Liverpool, battesimati baronetti dal Regno, onorificenza da esportazione.

Il concerto è stato organizzato da BBC One e BBC Radio 2, trasmesso in diretta televisiva, gaudioso il pubblico che con la Regina spegne le candeline e che la rivedrà protagonista della festa a metà giugno, quando Londra si riempirà di colori con la manifestazione Troompig The Colour.

La Regina Elisabetta icona di stile

In un mondo dove si progetta di colonizzare Marte entro l'anno prossimo, in un Europa dove il fenomeno migrazioni ingrandisce sempre di più con le sue problematiche, la monarchia britannica resiste: la regina imperterrita continua a salutare le folle con il gesto roteante della mano, sorridente dentro un ruolo di cera, inamidata contro le pieghe del tempo e degli eventi che restano fuori da Buckingam Palace.

Lei, the Queen, piace ancora, nonostante l'anacronismo della corona e l'andazzo della sua reggia. Nonostante i suoi privilegi. È infatti immune da procedimenti giudiziari e non può neppure essere chiamata a testimoniare; non ha né passaporto né patente di guida, nel Regno Unito vengono emesse a nome di sua maestà. E non è neppure obbligata ad avere la targa sull'automobile.

Così come non è tenuta a pagare le tasse, anche se dal 1993 ha deciso di farlo volontariamente, sui capitali a Panama la manina saluta con un gesto ancora più veloce.

Inoltre Elisabeth, così come la sorella Margareth, non è mai andata a scuola, alla sua istruzione hanno pensato una serie di insegnanti privati ricevuti a casa. La sovrana ha però un poeta laureato di corte, Carol Ann Duffy che, oltre allo stipendio, una volta l'anno riceve una cassa di ottimo sherry. Mentre lei, sua Altezza Reale, prima di andare a letto, conclude la giornata bevendo una coppa di champagne...

I pesi dentro le gonne

Angela Kelly, la sua stilista personale, si prodiga nel disegnare quattro bozzetti per ogni vestito ordinato: la regina ne sceglie sempre uno e sul monocromatico ha argomentato che permette una maggiore visibilità da lontano.

Mai di nero. Tacco 5. Non ha mai indossato pantaloni. Accessori in tinta come i manici degli ombrelli in plastica trasparente e gli immancabili cappelli. Dentro gli orli delle gonne e dei vestiti fa introdurre piccoli pesi per evitare l'effetto Marlyn. Il taglio delle maniche finisce appena sotto il gomito per lasciare visibili i guanti. Il saluto prima di tutto.