Leggiamo sempre, con molta attenzione, il pensiero di Pier Luigi Bersani. Con la sua semplicità, riesce a mandare messaggi comprensibili a tutti ed in particolare, le sue metafore fanno capire il contenuto, anche a quelli meno impegnati in politica. Una qualità, quella della chiarezza, comune solo a pochi. Ci ha incuriosito un articolo apparso sul 'Fatto Quotidiano' del 30/05/2018, in cui lo stesso Bersani spiega due punti dell'accordo tra Lega e M5S, a proposito di Flat tax e reddito di cittadinanza. Sostiene infatti, che tale accordo comporta, per lo Stato, una diminuzione di Entrate (Flat tax) e una maggiore spesa (R.C.): 'è come mettere insieme il burro con la ferrovia'.

Senza entrare nel merito dei due provvedimenti, che presi singolarmente, sono misure auspicabili, ma farle sposare così, sono quasi incomprensibili.

La necessità delle Riforme

Tutti sappiamo che Bersani, uno dei pochi, nel mondo politico, che ha saputo fare riforme politiche molto utili, di cui tutti i giorni la cittadinanza usufruisce, a costo zero. Ricordiamoci della 'lenzuolata'. In questa nuova fase, la politica deve partire da zero e dal basso, se vuole aiutare il popolo. Deve partire dalla bolletta della luce, che negli ultimi anni è aumentata a dismisura, e su cui si pagano 'balzelli' incomprensibili. Sulla somma totale da pagare, il consumo di energia è la metà, quasi, dell'importo: il resto spese.

Il risparmio sulla bolletta di 50 euro al mese, rappresenterebbe, per tutti, 600 euro all'anno su salari, pensioni e stipendi. Altro che Flat tax, che è un risparmio solo per ricchi e un peso per le casse statali. Le tasse si devono pagare per ricevere i servizi di cui usufruiamo, ma in proporzione agli utili. La bolletta o le bollette sono argomenti da poveri.

Dignitoso aiuto alle famiglie

Comunque vada il Governo ci si deve rendere conto che il popolo ha bisogno di un aiuto, perché (con l'euro) un semplice impiegato, con un solo stipendio in casa, trova tantissime difficoltà ad arrivare a fine mese. Figuriamoci poi in quelle famiglie in cui non vi è nemmeno quello stipendio. Su questi argomenti la sinistra ha detto poco, ma i fermenti cominciano a farsi sentire, a partire dalla Gran Bretagna.

Difatti il nuovo leader laburista Jeremy Corbyn, ha triplicato il numero degli iscritti e la dirigenza del partito segue la volontà della base, che chiede più giustizia sociale ed una migliore distribuzione della ricchezza. La stampa di destra considera i seguaci di Corbyn dei fanatici, che hanno creato il mostro 'momentum': un nuovo modo cioè di fare politica. In Europa tutto è in movimento: la destra aumenta, si assottiglia il centro, e la sinistra è alla ricerca di una nuova identità che la caratterizzi in modo univoco.