Il professor Connon, docente di ingegneria tissutale dell'università di Newcastle, è riuscito a ricreare una parte di cornea umana utilizzando stampanti 3D e cellule staminali. La strada da percorrere è ancora lunga, a detta dello scienziato, che afferma che per l'applicazione di tale tecnica sull'uomo ci vorranno ancora diversi anni di ricerca e perfezionamento. Ma è giusto voler correre troppo con la biologia? Sappiamo che la parola bioetica è un neologismo che nasce in seguito a situazioni come questa dove noi, come esseri umani, dobbiamo sapere quanto possiamo addentrarci nel grande meccanismo legato alla responsabilità tra vita e morte.
Si spera che la scienza possa capire quando compiere una battuta di arresto e percepire quando è il caso di fermarsi e non che per egoismo e fama sia disposta a spingersi oltre i confini, andando ad intaccare la morale, da cui possono derivare conseguenze significative a livello sociale.
Quando la filosofia può darci un'importante chiave di lettura.
Parlando di bioetica non si può prescindere dalla filosofia, disciplina può spiegarci molto attraverso il punto di vista di grandi filosofi sia del passato, che contemporanei. Kant ci parla dell'etica dell'intenzione, ossia del fatto che è più importante il motivo stesso di un'azione, che le conseguenze che derivano da essa, e quindi riferendoci a questa recente scoperta innovativa, l'uomo sarebbe giustificato moralmente dall'utilità sociale della sua scoperta, di cui le conseguenze non sarebbero altro che una marginale circostanza, è quello che noi oggi definiamo "fine che giustifica i mezzi".
Il filosofo Engelhadt ci parla invece dell'etica razionale, dicendo che in una società sempre più asettica e dinamica è difficile trovare un punto di vista comune per ogni singolo individuo, e spiega come la bioetica debba essere il filo conduttore che leghi la sfera morale umana a tutte le innovazioni tecnico-scientifiche e che queste viaggino di pari passo in modo da non degenerare l'una nell'altra.
Noi come esseri umani ci siamo evoluti nel corso del tempo, abbiamo creato cose straordinarie, ma a volte catastrofiche; la Scienza si impegna ogni giorno a migliorare la nostra vita con ricerca e sviluppo, ma si deve sempre sottolineare la questione di non sfociare nell'eccesso e abusare dell'innovazione, compromettendo l'aspetto etico della nostra vita.