Trovano già spazio su alcuni giornali le polemiche rivolte al Governo Conte, in particolare sul tema 'Reddito di cittadinanza' considerato il cavallo di battaglia del M5S. Si attribuirebbe allo stesso movimento, ed in particolare a Luigi Di Maio, di aver detto che il reddito di cittadinanza "non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano: hai perso il lavoro, ora ti è richiesto un percorso per qualificarti ed essere inserito in nuovi settori". Per ogni settimana il prescelto dovrà destinare 8 ore di lavoro per pubblica utilità, in forma gratuita.
L'argomento merita una premessa, per dire che, prima di passare all'attacco del nuovo Governo Conte, conviene a tutti che lo stesso inizi la sua opera. Criticare tanto per demolire, non ha alcun senso: è necessario capire prima come stanno le cose, per poi informare la pubblica opinione, nel modo giusto e onesto.
Chiarezza nelle informazioni
I mezzi di comunicazione devono informare in modo corretto sui fatti che succedono: l'opinione è ben altra cosa, tutti hanno la propria. Chi opera nella chiarezza si può permettere di sopravvivere autonomamente, senza la necessità di contributi pubblici di alcun genere. Tornando alle dichiarazioni di Di Maio che hanno messo in allarme la parte che non è d'accordo con il provvedimento, di reddito di cittadinanza se n'è sentito parlare da anni e sembra che il contenuto essenziale sia sempre lo stesso.
Se poi per attuare lo strumento, per necessità, sarà necessaria una piccola variante, non c'è nulla di scandaloso. Consultando "il contratto per il Governo del cambiamento": difatti, al punto 19, è riportato con chiarezza il contenuto. Si tratta di uno "strumento di sostegno al reddito per i cittadini italiani che versano in condizioni di bisogno".
La dinamiche per attuarlo verranno messe a punto al momento giusto.
Risorse e coperture
Le otto ore settimanali da dedicare in forma gratuita alla pubblica amministrazione, ci sembra un'ottima soluzione. Perfetta corrispondenza quindi, tra quanto propagandato dal M5S e il progetto attuativo, con le necessarie varianti. Certo è che, per attuare le riforma sono necessarie le risorse e le relative coperture.
E' il punto centrale da chiarire per capire come andranno le cose. Lavoro e reddito di cittadinanza sono necessari per una società che negli ultimi anni stenta sempre di più ad andare avanti. Il professor Carlo Cottarelli, ex Premier incaricato, non è molto ottimista sulla possibilità di trovare le risorse necessarie che ammontano circa a 17 miliardi di euro. Si parla di un contributo di 780-800 euro al mese, "il più generoso in Europa rispetto al reddito medio". Precisa lo stesso Cottarelli che non si può avere, da una parte la Flat tax e dall'altra, reddito di cittadinanza, controriforma Fornero e magari aumento degli investimenti.
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