Tanti, troppi terzini hanno fatto parte di una passerella che sembrava non avere fine. Dal 2011 sono 14 i laterali difensivi passati da Appiano Gentile nel giro di 8 anni.
Mai convincenti
Si parte con Yuto Nagatomo, prelevato dal Cesena per la somma allora piuttosto consistente di 10.9 milioni di euro. Il terzino resta all'Inter fino all'estate 2018, mostrando però costantemente limiti, soprattutto a livello difensivo. Successivamente è il turno di Jonathan, acquistato per 6,5 milioni dal Santos e definito in Brasile come il probabile erede di Maicon.
Nonostante alcuni prestiti per farlo ambientare in Italia non riuscirà mai ad imporsi. Alla corte di Stramaccioni arrivò poi Alvaro Pereira, 12.2 milioni furono versati nelle casse del Porto, per quello che era considerato un terzino dal sicuro rendimento. Sbarcato in Italia dà prova di avere una grande resistenza, macchiata però da lacune tecniche che appaiono difficilmente colmabili. Jonathan e Pereira vengono ceduti in pochi anni, passati da uomini su cui puntare a zavorra di cui liberarsi.
Nel mercato di gennaio durante il primo anno di Mazzarri, arrivò dal Torino Danilo D'Ambrosio, per la cifra complessiva di 3,8 milioni (1,5 più il cartellino di Marco Benassi). Seppur palesando limiti tecnici, evidenti soprattutto in fase offensiva e di costruzione, è l'unico terzino tra i deludenti che ancora oggi si trova a Milano.
L'estate seguente viene prelevato Dodo' dalla Roma, 9,3 milioni è quanto chiedono i giallorossi per farlo partire. il terzino che è decisamente troppo carente in copertura, finirà in prestito alla Sampdoria, prima con diritto e poi con obbligo di riscatto (legato al raggiungimento di un determinato numero di presenze). Viene ricomprato per 4,9 milioni il prodotto del vivaio nerazzurro Davide Santon, che era stato venduto al Newcastle, dopo essere stato promosso da José Mourinho come 'futuro prodigio'.
L'esperienza inglese non gli ha evidentemente giovato e si rivela una delusione, venendo ceduto la scorsa estate alla Roma come contropartita tecnica per arrivare a Radja Nainggolan. Chiudono il cerchio Alex Telles e Caner Erkin, entrambi costati 1,3 milioni (costo del prestito il primo e costo delle commissioni il secondo).
Il brasiliano non viene riscattato per 8,5 milioni per via di vari dubbi legati al rendimento poco costante, il turco viene bocciato subito da Frank De Boer senza poter scendere in campo.
Rimpianti, una promessa e una certezza
"Il primo rimpianto" porta il nome di Cristian Ansaldi, che arrivò per 10 milioni dal Genoa. Non riuscirà mai a brillare nella sua esperienza all'Inter, ma rinascerà al Torino, soprattutto sotto la guida di Walter Mazzarri. "Il rimpianto più grande" è Joao Cancelo, talentuoso terzino classe 1994 proveniente dal Valencia, in prestito con diritto di riscatto fissato a 28 milioni. Nonostante delle difficoltà iniziali riuscirà a stupire il mondo Inter, mettendo in mostra una tecnica invidiabile.
Purtroppo a fine stagione non sarà riscattato, perché alla società risulterà impossibile avallare l'operazione a giugno. Acquistato dalla Juventus per 40 milioni pagabili in 3 rate, a Torino brilla in tutto il proprio splendore. "Il rimpianto recente", ma non meno importante, è Sime Vrsaljko, acquistato nell'estate 2018 dall'Atletico Madrid con prestito oneroso di 6,5 milioni e riscatto fissato a 17,5. Terzino indubbiamente abile in entrambe le fasi di gioco, che non riesce a rendere al meglio per i problemi al ginocchio. "La certezza": Kwadwo Asamoah in scadenza con la Juve firma un pre-contratto e a giugno si trasferisce a Milano costando 2,4 milioni in commissioni. Terzino completo, di gran lunga il migliore del post Triplete.
"La promessa": il brasiliano Dalbert Henrique, acquistato dal Nizza nell'estate 2017 per la considerevole somma di 21,7 milioni. Ragazzo a cui non mancano indubbiamente le qualità, ma che deve assolutamente riuscire a superare le pressioni di uno stadio esigente come San Siro: ha dimostrato il suo valore a sprazzi, ma non avere pazienza con lui potrebbe rivelarsi un errore.
Cedric Soares per la fascia destra
Dopo l'addio anticipato a Vrsaljko per l'imminente operazione al ginocchio, si chiude per Cedric Soares dal Southampton, in prestito con diritto di riscatto a 11 milioni. Classe 1991, è stato titolare della nazionale portoghese al Mondiale 2018. In Premier League si è rivelato molto bravo tecnicamente, riuscendo a servire cross vincenti ai compagni e talvolta a segnare su calcio di punizione.
Anche se è particolarmente predisposto per la fase offensiva, è anche molto attento in difesa, dove sfrutta la sua estrema rapidità per chiudere gli spazi. Abile in costruzione, sa giocare la palla in maniera efficace.