Alzi la mano chi si aspettava una "tripla doppia", per usare un termine cestistico, scorrendo le statistiche argentee targate Mercedes dopo solo 3 GP. Un anno fa, dopo il gran premio della Cina, Vettel si trovava in testa alla classifica con due trionfi e un anomalo 8° posto, mentre il cannibale Hamilton inseguiva ancora la prima vittoria stagionale.
Certo, sappiamo bene com'è andata a finire, anche perché è un copione la cui trama, dall'avvento delle power unit, non ha mai avuto grossi intrecci e colpi di scena (Rosberg permettendo). Hamilton sul tetto del mondo, Ferrari e Vettel sconfitti.
Meritatamente.
Squadra che non vince si cambia
La scelta del nuovo Team Principal, Mattia Binotto (uno che, ricordiamo, ha vissuto da ingegnere motorista l'era targata Michael Schumacher) è garanzia di competenza tecnica e conoscenza del mondo Ferrari, inoltre gli scoppiettanti test prestagionali hanno alimentato negli amanti della Rossa SF90 sogni di vittoria più vividi e colorati rispetto al passato recente.
Non è il momento di darsi per vinti, perché la stagione è lunga, ma l'inizio è sconfortante. Abbiamo visto una Ferrari veloce, velocissima in rettilineo, subire 3 pesanti sconfitte (con l'attenuante dell'inconveniente al motore per Leclerc in Bahrain, ma senza un Vettel protagonista) in 3 circuiti molto differenti tra loro.
Insomma, fino ad ora la Ferrari ha mostrato i "muscoli" del suo motore, ma contestualmente ha mostrato limiti di affidabilità e di setup, andando in difficoltà sulla gestione delle gomme e del ritmo rispetto alle frecce d'argento.
In Azerbaigian le Rosse avranno a loro favore le caratteristiche del circuito cittadino più veloce del circus, con un rettilineo finale di 2km che permetterà al motore Ferrari di ruggire e tante frenate impegnative che metteranno a dura prova pneumatici e impianto frenante.
Fondamentale sarà trovare l'assetto giusto, con una macchina sufficientemente scarica per poter sfruttare la potenza del motore Ferrari nelle lunghe accelerazioni e un assetto non troppo rigido che permetta di danzare tra i cordoli di Baku senza indugi, requisito fondamentale per affrontare al meglio le prime 3 curve e la parte più guidata nei pressi del castello.
Ad ora la Mercedes ha dimostrato di saper lavorare, come ogni anno, in modo programmatico e preciso, senza fuochi d'artificio nelle prove del venerdì, ma con la consapevolezza di arrivare in qualifica e in gara con l'assetto giusto. L'anno scorso vinse Hamilton precedendo la rossa di Kimi Raikkonen, mentre Vettel concluse in quarta posizione dopo essere partito dalla pole.
La prossima gara rischia di essere già un crocevia fondamentale per il campionato del mondo, che per ora ha visto il solito, puntuale, scintillante argento Mercedes e una Ferrari opaca sia sulla livrea che sulla pista.
Gran Premio d'Azerbaigian 2019, orari e programmazione TV
La programmazione TV SKY Sport F1
Venerdi 26/04/2019:
9.00 - Formula 2, Prove libere, diretta
11.00 - F1, Prove libere 1, diretta
13.00 - F2, Qualifiche, diretta
15.00 - Formula 1, Prove libere 2, diretta
Sabato 27/04/2019:
10:00 - Formula 2, Gara 1, diretta
12.00 - Formula 1, Prove libere 3, diretta
15.00 - F1, Qualifiche, diretta
16.45, 19.15, 21.00 e 24.00, F1, Qualifiche, repliche
Domenica 28-04-2019: (diretta anche su SKY Sport Uno/HD)
11:10 - F2, Gara 2, diretta
14:10 - F1, Gara, diretta
17:00 - F1, Gara, replica