Secondo quanto riportato da Affari Italiani, Claudio Foti, il guru di Bibbiano coinvolto nell'inchiesta Angeli e Demoni, non sarebbe laureato né in Psicologia né, tantomeno, in Medicina con specializzazione in Psichiatria. Il direttore scientifico dell'associazione Hansel e Gretel piemontese ha una laurea in Lettere. Tuttavia, l'esercizio della professione di psicoterapeuta infantile pare esser stata possibile grazie ad una legge del 1989 che - sempre secondo Affari Italiani - avrebbe regolamentato chi esercitasse prima di tale anno.

Niente laurea in Psicologia o in Psichiatria per Claudio Foti

Il percorso professionale di Claudio Foti non è partito da una laurea specifica nel settore psicoterapico, come potrebbe essere quella in Psicologia o una specializzazione medica in Psichiatria.

No. Claudio Foti, lo psicologo piemontese coinvolto nello scandalo di Bibbiano, è laureato in Lettere Moderne. Un percorso di studi più che dignitoso, ma probabilmente lontano dal formare una persona al fine di diventare uno specialista in grado di prendersi cura della psiche degli altri. Men che meno quando la psiche in questione è quella di un minore.

Eppure, questo non ha impedito a Foti di iscriversi all'Ordine degli Psicologi, grazie ad una legge.

Il suo curriculum professionale, pubblicato dall'Ospedale Burlo di Trieste e dalla Ulss 9 di Verona, mostrano questa "verità particolare". Claudio Foti si è laureato nel 1978 in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Torino, corso che ha concluso dopo 8 anni di studio (il Corso, allora, era di 4 anni). Ma l'indirizzo della sua formazione pare essere stato abbandonato da subito a favore del percorso, al tempo poco regolato, di psicoterapeuta infantile.

L'Ordine degli Psicologi del Piemonte fa chiarezza su Claudio Foti

Come sia possibile questo lo spiega l'Ordine degli Psicologi del Piemonte ad Affari Italiani. L'Ordine afferma che Foti è iscritto "come articolo 32". Ossia come quel certo numero di laureati e diplomati in discipline varie (tra cui scienze politiche, giurisprudenza, biologia, sociologia, lettere, filosofia e anche di non laureati ma semplicemente diplomati) che hanno beneficiato della legge del 1989 per "ordinare" i tanti che fino ad allora esercitavano a vario titolo la professione di psicologo psicoterapeuta pur non avendo mai sostenuto alcun esame in Facoltà.

E pur non avendo sostenuto alcun esame universitario.

Sul suo curriculum, Foti menziona la sua formazione post-universitaria in cui compaiono alcune "maratone e gruppi di psicodramma" e un "tirocinio in qualità di psicologo" presso "il servizio di Neuropsichiatra infantile dell'Ospedale Maggiore della Carità" di Novara.

Come sia possibile tutto questo lo spiega l'Ordine. "É l'articolo 32, legge 56 del 1989." In pratica, l'articolo della legge rivolto a coloro che, prima del 1989, si definivano psicoterapeuti pur senza una laurea specifica. Dopo di allora, il settore ha scelto di regolarizzare la professione attraverso un Ordine con la laurea in Psicologia tra i requisiti di ingresso.

Ben prima della sua iscrizione all'Ordine, Claudio Foti nel 1982 diventa "Giudice Onorario" per il Tribunale minorile di Torino e nel 1992 insegna educazione sessuale alle scuole medie.

Si richiede, adesso, che l'Ordine faccia chiarezza in quanto il caso sollevato da Affari Italiani sta facendo molto discutere. É sempre più forte il grido di coloro che chiedono di vedere chiaro sul caso di Bibbiano e di continuare a parlare della questione, evitando insabbiamenti nocivi sia per le vittime di quel sistema compromesso, sia per coloro che hanno fiducia nei professionisti seri e competenti sui minori.

Sul caso di Bibbiano anche personalità pop come Laura Pausini e Nek si sono esposte abbracciando lo slogan "Parlateci di Bibbiano". Questo per fare in modo che Hansel e Gretel possano ritrovare la via che li riconduca ai loro genitori.