Non si è fatta attendere più di tanto l'ennesima puntata di una crisi di governo che sempre più sta prendendo corpo. In questi primi giorni del 2021, la tenuta della maggioranza di governo Conte appare sempre più fragile e instabile. Prima dai banchi del Senato, in occasione del voto di fiducia sull'ultima Legge di Bilancio e poi dalle colonne del Corriere della Sera, Matteo Renzi continua a minare la stabilità del governo Conte. La minaccia alla tenuta del governo insomma, non appare più quel bluff che in molti avevano attribuito al senatore di Rignano sull'Arno.
La questione politica sollevata da Renzi in parte ruota attorno ai progetti del governo su come spendere i fondi del Next Generation Eu, su cui Italia Viva pretende tempi più rapidi e obiettivi di spesa definiti. La via d'uscita dalla crisi sembra ruotare quindi attorno a tre ipotesi: un rimpasto di governo, un nuovo governo non più a guida Conte e, infine, lo scenario che al momento appare meno probabile, ovvero le elezioni anticipate.
Renzi: 'Da Mattarella si va con una soluzione'
E se qualcuno si era illuso che l'appello di fine d'anno del presidente della Repubblica potesse abbassare i toni del dibattito interno al governo Conte, si è dovuto ricredere leggendo le dichiarazioni che Renzi ha rilasciato alla stampa.
Il ragionamento ricostruito e riportato dal quotidiano di Via Solferino è semplice: Mattarella non ha escluso una crisi, purché gli si offra una soluzione che eviti il voto. Tradotto: se c'è un governo alternativo a quello di Giuseppe Conte e ha i numeri in Parlamento se ne può parlare.
Per di più, questo il ragionamento del fondatore di Italia Viva, anche se Conte trovasse maggioranze alternative in Parlamento, il governo dovrebbe fare i conti con i lavori nelle commissioni parlamentari, dove gli equilibri precari potrebbero rivelarsi più rischiosi di quelli alla Camera e al Senato.
Conte non resta a guardare
E, per un Renzi in movimento, certo il premier Conte non se ne sta con le mani in mano e, oltre a promettere che terrà conto delle richieste di Italia Viva, prova a sondare il soccorso di un gruppo di parlamentari. L'ipotesi di un supporto esterno da ricondurre sotto l'aura di responsabilità che periodicamente puntella le maggioranze nelle fasi più delicate, sembra ancora fare capolino nelle cronache politiche.
Secondo quando riporta Repubblica, infatti, da tempo Conte starebbe lavorando per cercare di portare a casa il sostegno parlamentare di singoli deputati e senatori attualmente esterni alla maggioranza giallorossa. Ipotesi che certo potrebbe sparigliare i piani destabilizzanti di Italia Viva, ma che potrebbe non essere risolutiva per la durata del governo guidato 'dall'avvocato del popolo'.
Boschi: 'Se Conte va in Parlamento sbaglia'
E per chiarire ancora di più il concetto al presidente del Consiglio in carica, dalle parti di Italia Viva non si sono certo risparmiati se è vero, come è vero che è intervenuta sulla stampa anche Maria Elena Boschi. Anche in questo caso i toni non sembrano essere concilianti, ma assumono la parvenza di un avvertimento politico in piena regola.
In particolare, l'ex ministro del governo Renzi, boccia senza appello l'ipotesi che vorrebbe Conte alla ricerca di "transfughi in Parlamento" per salvare i numeri della maggioranza.
"Nessuno scandalo" precisa l'esponente di Italia Viva, ma a quel punto si decreterebbe la fine dell'esperienza governativa per il partito di Renzi che tornerebbe all'opposizione. L'ipotesi di soccorso esterno ricadrebbe al momento, almeno stando all'intervista rilasciata da Boschi, su alcuni deputati e senatori di Forza Italia. Un'ipotesi che, se prendesse corpo, finirebbe per accreditare i tanti rumors che a proposito si sono diffusi nei mesi scorsi e che ipotizzavano lo scenario di un soccorso azzurro alla tenuta del Governo.
Renzi ha fissato al 7 gennaio il termine ultimo per avere da Conte un reale segnale di cambiamento. Dopodiché, ha spiegato, si riterrà libero di ritirare le sue ministre da Palazzo Chigi, lasciando a Conte il cerino di una crisi di governo che, a quel punto, potrebbe aprire scenari imprevedibili.