Nel campionato di Serie B il Monza dall'inizio di questo 2021 ha ottenuto la metà dei punti disponibili, ovvero 15 su 30, collezionando tre vittorie, sei pareggi e una sconfitta in 10 partite. Se si confrontano gli ultimi due mesi dello scorso anno con i numeri dei primi due mesi del 2021 si nota come siano notevolmente cambiate le statistiche:

La squadra brianzola nelle ultime 11 partite del 2020 aveva ottenuto esattamente sette vittore, due pareggi e due sconfitte, con una media di 2.09 punti per partita. In tali 11 partite aveva realizzato 21 gol e ne aveva subiti 8.

Da inizio 2021 il Monza ha disputato 10 partite, di cui tre vittorie, sei pareggi e una sconfitta con una media di 1.5 punti per partita. In queste 10 partite sono stati realizzati 10 gol, con la media esatta di una rete a partita, subendone nove, con quattro clean sheets.

Si potrebbe pensare allora che il pacchetto difensivo funzioni bene, ed è vero, i singoli sono qualitativamente validi e tecnicamente difficili da superare, quello che può preoccupare è il modo in cui i biancorossi hanno subito queste nove reti, praticamente tutte allo stesso modo, ovvero con dei palloni giocati alle spalle della linea difensiva. La soluzione tattica pare difficile da trovare.

Il problema

Questa situazione è figlia di alcune difficoltà che la squadra trova nel giocare nel modo in cui il suo allenatore la mette in campo, non si parla di modulo, ma di atteggiamento tattico.

La manovra del Monza risulta spesso poco fluida e lenta, ciò non permette di sorprendere gli avversari, le occasioni da gol sono spesse volte arrivate grazie all’intuizione del singolo (vedi Vicenza, Verona, Brescia, Reggina).

Alla lentezza della manovra si aggiunge la grande distanza tra i reparti, nel momento in cui perde palla la squadra di Brocchi fatica a riconquistarla velocemente, venendo infilata alle spalle della linea difensiva (ad esempio nel caso dei gol con Empoli, Pisa e Pordenone).

Ormai la lettura tattica che le squadre avversarie adottano quando affrontano il Monza è visibile anche a un occhio poco attento, ed è anche cambiata rispetto all’inizio del campionato.

Se all’inizio le squadre che affrontavano il Monza avevano una sorta di “timore”, o comunque una maggiore attenzione tattica, che le portava a non scoprirsi mai, ora invece molti "aspettano" i brianzoli nella propria metà campo.

La possibile soluzione

Risolvere questa situazione è complicato, soprattutto visto che praticamente da due anni la squadra gioca allo stesso modo. Il cambio della guida tecnica è stato più volte scongiurato ed escluso a gran voce da Galliani e dalla dirigenza in toto, anche se ormai la situazione è sotto gli occhi di tutti, a fronte anche la visita di Berlusconi all’intervallo di Monza - Cittadella, dove il presidente ha esortato i giocatori a calciare di più e a essere più concreti.

Con questo non si esclude che il Monza possa lottare fino alla fine del campionato, con la possibilità di ottenere la promozione diretta, ma probabilmente era lecito aspettarsi di più da una squadra

costruita a suon di milioni e di promesse fatte.