Nell’ultimo dei tre anticipi della decima giornata di campionato il Milan, pur non giocando bene, riesce a battere il Torino tra le mura amiche per 1-0, andando così a occupare la vetta solitaria della classifica in attesa di Napoli-Bologna e a continuare la striscia di vittorie consecutive, arrivata a sei.

Decide la rete di Olivier Giroud su assist di Rade Krunic. Il numero 9 del Milan ha siglato così la quarta rete della sua stagione, tutte a San Siro.

Saliti di livello

Il Milan, per quello che si è visto sul campo, non ha meritato la vittoria [VIDEO] contro il Torino.

La squadra, per la prima volta in stagione, non gioca come sa né durante il primo, né durante il secondo tempo.

Il Torino mette spesso in difficoltà i rossoneri con un pressing alto e ben organizzato, un gioco fluido e una fisicità che poche altre squadre in Italia hanno.

Però questi sono successi che testimoniano l’ulteriore salita di livello della squadra di Stefano Pioli. Qualche stagione fa, questo genere di partita il Milan non l’avrebbe portata a casa, ora si.

Questo perché può contare sulla solidità del gruppo. Tutti ormai si conoscono bene e sanno cosa devono fare quando vanno in campo.

Pioli è ben consapevole dell’importanza di questi tre punti “Mi è piaciuta molto l’interpretazione della gara.

Abbiamo delle assenze, ma fortunatamente la società mi ha consegnato nelle mani una rosa profonda”.

Ieri, poi, il Milan è tornato a non subire goal, cosa che non accadeva dal match vinto contro la Lazio per 2-0 dello scorso 12 settembre.

Il Milan, infatti, veniva da sei gol presi nelle ultime tre partite di campionato più quello in Champions contro il Porto.

Tornare a terminare una partita con la porta inviolata non può far altro che aumentare L’autostima della capolista.

Se Ibra e compagni vogliono rimanere lassù fino alla fine, c’è bisogno anche di prendere meno gol possibili, oltre a cercare di tornare a giocare bene durante tutta la partita, non solo a sprazzi come contro il Verona o a Bologna.

Oltre al morale, aver avuto ragione di un mai arrendevole Torino permette ai meneghini di mettere pressione al Napoli e di mantenere un buon distacco sulle rivali.

Ora, infatti, il Milan è atteso a una settimana di fuoco. Domenica farà visita alla Roma di Jose Mourinho - che oggi va a Cagliari - mentre nel turno successivo è in programma il derby contro l’Inter, che deve assolutamente vincere oggi a Empoli.

Nel mezzo c’è pure la Champions con la sfida casalinga contro il Porto da vincere assolutamente per tenere vive le speranze di qualificazione agli ottavi.

I singoli

Nonostante non siano stati troppi i pericoli capitati dalle sue parti, Ciprian Tatarusanu ha risposto presente quando è stato chiamato in causa nelle due occasioni capitate a Tony Sanabria e Dennis Praet nel finale.

Rimpiazzare un portiere come Maignan non è facile, ma l’ex estremo difensore della Fiorentina lo sta facendo egregiamente, ripagando anche la grande fiducia che Pioli ha avuto in lui.

Rafael Leao è una costante spina nel fianco di tutte le difese avversarie con le sue accelerazioni improvvise. Ieri, poi, spesso lo abbiamo visto accentrato per giocare più vicino a Giroud, ma da lì è meno pericoloso rispetto a quando gioca sulla fascia.

Pioli, a fine partita, si esprime così: “Leao è in grande forma, ma non posso tenerlo fuori ora. Speriamo di avere presto a disposizione Rebic.

Tonali è sempre più il padrone della mediana rossonera, crea gioco, chiude e rischia anche dei dribbling, cose che non si erano viste la stagione scorsa.

Kessié non è più indispensabile, Bennacer conviene da trequartista di contenimento.

La difesa ha ritrovato un po’ di solidità dopo aver traballato troppo nelle ultime uscite. Saelemaekers pure sta ritrovando brillantezza, Pioli si esprime così sul belga: "Un giocatore di talento, ma deve migliorare in lucidità in alcuni momenti della partita”. Olivier Giroud nonostante non sia al top della forma, è già arrivato a quota quattro centri in campionato in sei presenze.

Segnando in tutte le prime tre partite a San Siro, il francese diventa il secondo giocatore del Milan dopo Mario Balotelli a raggiungere questo traguardo. Ma a uno come lui queste cose interessano poco.