Si è aperto ufficialmente il Mondiale 2022 di Formula 1, sul circuito del Bahrain, che ha visto una storica doppietta Ferrari e zero punti per la RedBull.

I due piloti del Cavallino, Leclerc e Sainz, sfruttano al meglio una macchina ai limiti della perfezione, piazzandosi nelle prime due posizioni. Tonfo clamoroso in casa RedBull, con il doppio ritiro di Max Verstappen, Campione del Mondo in carica, e il suo compagno di team Sergio Perez.

Le pagelle del Gran premio

Il primo GP dell’anno è andato in archivio, proviamo, allora, a tirare le somme, dando i voti ai protagonisti del weekend:

Voto 10 a Charles Leclerc

Jolly in qualifica e pole, partenza pulita, freddezza estrema nel corpo a corpo con Max, gestione impeccabile, vittoria e giro veloce.

Esultanza composta e pacata, di chi ha la consapevolezza che quest’anno la macchina c’è, e questa prima vittoria non è un caso. E se chi ben comincia è a metà dell’opera, allora aspettiamo trepidanti l’altra metà. Solido.

Voto 8 a Max Verstappen

Fa ciò che deve, sia in qualifica che in gara. Sente il peso di quel numero 1 sul musetto della sua RedBull, e le prova un po’ tutte prima di arrendersi a dover fare zero punti, quando fino a 5 giri sembravano poter essere 18. Molto Max e poco Verstappen nel corpo a corpo con Charles, poca irruenza ma tanta caparbietà ed inaspettata compostezza, forse dettata sempre da quel numero 1.

Voto 8 1/2 a Carlos Sainz

Non è ancora a suo agio con la Rossa come il suo compagno di squadra.

Fa quel che può, e ricava il massimo, con un po’ di fortuna certo, ma in tanti sono diventati Campioni del Mondo anche grazie alla "Dea Bendata". Un secondo posto che incoraggia, in attesa di giorni, e prestazioni, migliori.

Voto 9 a Kevin Magnussen

Tanta sostanza per la Haas, in qualifica come in gara. GP composto per il danese, prolifico al 101% con il suo 5º posto, il primo dopo i campionissimi (di fatturato, sia chiaro).

Il motore Ferrari fa tanto, lui tutto il resto.

Voto 4 a Mick Schumacher

Se è vero che buon sangue non mente, allora qui c’è bisogno di una trasfusione urgente. Incassa quasi 20” dal compagno di squadra, splendido 5º, e clamorosamente fuori dalla zona punti. Quest’anno che l’auto c’è, serve cambio di rotta per il piccolo Schumi, poche alibi.

Per ora è una bocciatura piena.

Voto 7 a Lewis Hamilton

Ritrovatosi clamorosamente mortale e vulnerabile, con una macchina ballerina e poco stabile, cerca comunque di tirare fuori il massimo possibile, e ci riesce come del resto spesso gli è capitato. Raggiunge un podio che definire insperato è davvero riduttivo. Scende dall’ abitacolo in parco chiuso con un ghigno di difficile interpretazione: il ghigno di chi sa di avere assi nella manica da sfoderare nel corso della stagione o quello di chi, consapevole di non poter concorrere al titolo come quasi sempre nell’ultimo decennio, si compiace di una eventuale vittoria Ferrari a scapito del rivale Max? Una cosa è certa: la stretta di mano a Charles è sicuramente sincera, e sa tantissimo di una sorta di passaggio di consegne.

Campione

Voto 8 ad Alfa Romeo

Tanta sostanza per il team italiano con Bottas e Zhou 10º, primo punto cinese nella storia della F1. E chissà che il buon Valtteri quest’anno possa togliersi qualche sassolino, nei confronti del suo vecchio Team.

Voto 3 a McLaren

I presagi non erano dei migliori, ma i primi risultati sono davvero catastrofici. Passare da terza forza del Mondiale a terzultima deve essere davvero frustrante, ancor di più per due talenti del calibro di Norris e Ricciardo. Il lavoro da fare è tantissimo, il gap pare incolmabile.

Voto 10+ alla scuderia Ferrari

Chiudiamo con una menzione speciale al team di Maranello. Tutti gli uomini in rosso sentono il peso di non potersi permettere un ennesimo fallimento.

Questa macchina è il frutto di due anni di lavoro incessante, uno studio approfondito di un regolamento non ancora chiaro a tutti, due anni di continui bocconi amari buttati giù, ai limiti dell’umiliante. Serviva una scossa, quella di ieri è stata un vero terremoto positivo per la scuderia di italiana.