"Ci incateniamo perché non possiamo più mangiare", a dirlo è un autista di bus Ncc (Noleggio con conducente) che si è, letteralmente, incatenato ad un palo in prossimità della sede degli uffici della Presidenza della Regione Siciliana di piazza Indipendenza, a Palermo, in occasione della protesta dei noleggiatori di bus turistici siciliani giunti allo stremo della forze a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19 avvenuta il 2 dicembre.
Come riporta Ragusa Oggi, tra disappunto, malumore e stanchezza, gli autisti hanno esposto sulle panchine le chiavi, le targhe automobilistiche e le licenze dei loro mezzi di lavoro a titolo di protesta nei confronti del governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, e per porre i riflettori sulla loro difficile condizione lavorativa.
Protesta noleggiatori, il turismo minacciato dalla Covid-19
Il settore turistico, in particolare quello del noleggio dei bus con conducente, è tra i comparti maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria causata dal diffondersi del contagio da Covid-19 in tutta Italia e dalle relative disposizioni di controllo e contrasto messe a punto dal Governo centrale nazionale.
Da tempo, i lavoratori del turismo e non solo, denunciano le mancate prese in carico da parte del governo regionale, di decisioni e responsabilità volte a trovare soluzioni più vicine possibili alle esigenze del settore e dei suoi operatori: denunce poco o per nulla ascoltate che hanno condotto all'ennesima, "rumorosa" azione di protesta in piazza.
Piazza Indipendenza, un gesto simbolico di amarezza
A contraddistinguere l'azione l'abbandono sulle panchine della piazza, degli "strumenti" di lavoro più importanti per un noleggiatori: le chiavi dei propri mezzi, le targhe che contraddistinguono univocamente ogni singolo mezzo e le licenze che autorizzano e permettono l'uso ed il transito degli stessi.
Teatro dell'azione di protesta piazza Indipendenza, fulcro e anticamera del centro storico palermitano lungo il quale transitano, ogni anno, migliaia se non milioni di turisti provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo, divenuto, oggi, luogo di incontro di chi, quei turisti, li accompagna a scoprirne le bellezze.
Comparto turistico, il dramma dei lavoratori
Un momento non facile e di profonda preoccupazione, quello percepito e vissuto dagli operatori di uno dei settori trainanti dell'economia locale che, ogni giorno, si trovano a fronteggiare non solo la minaccia silenziosa ed invisibile di un virus pericoloso, ma anche gli effetti economici e morali che ne derivano.
Da qui, la scelta di diversi vettori di unire le forze e far sentire la propria voce al governatore Musumeci e al sindaco Leoluca Orlando che gli stessi auspicano di poter stimolare affinché prenda una posizione determinata e agisca con responsabilità per tutelare il lavoro e i diritti degli operatori del turismo e di tutto il comparto.