Giorni intensi per il Partito Democratico in Italia. Infatti in attesa delle Primarie, previste l'8 dicembre per l'elezione del nuovo Segretario Nazionale (in lizza ci sono Civati, Cuperlo, Pittella e Renzi), si apre la stagione dei Congressi, con migliaia di iscritti al partito impegnati al rinnovo degli incarichi di segretari provinciali e comunali. E tali nomine avranno un chiaro influsso sull'andamento delle Primarie.
Ma il clima politico incandescente di questi giorni si ripercuote anche a livello locale, generando situazioni polemiche in virtù di regolamenti poco chiari.
Ne è un esempio lampante quando sta accadendo in Sicilia, dove la sezione Pd di Catania, su invito del bersaniano Stumpo, mandato come osservatore in terra sicula, ha deciso di annullare il proprio Congresso, a causa del numero eccessivo di iscrizioni all'ultimo momento, una prassi sospetta che ha indispettito i militanti "storici" al partito di centro sinistra.
Situazioni analoghe si stanno verificando anche in altre Regioni del sud Italia, ossia Campania, Puglia e Abruzzo: risolto l'inghippo nella regione governata da Nichi Vendola, dove si era verificata la stessa problematica di Catania risolta però dal presidente della Commissione Nazionale di Garanzia, Luigi Berlinguer, che ha spiegato che i segretari provinciali saranno eletti dai delegati comunali, secondo quanto previsto dallo Statuto Nazionale.
Ma la trasparenza dei Congressi stenta a vedersi anche per un altro aspetto: nei voti provinciali, i seggi di alcune città chiuderanno parecchi giorni dopo quelli di altre città di cui si saprà già l'esito della consultazione, perciò ci si chiede il senso di far esprimere il parere a militanti Pd nel momento in cui i giochi appaiono già ben definiti.