Inizia ad ottenere i primi effetti concreti la politica di mobilitazione condotta ormai da mesi dai Radicali per spingere governo ed istituzioni a calendarizzare la discussione in Parlamento su amnistia e indulto 2014; i ddl presentati una decina di giorni fa da Manconi (Pd), Compagna, Tronti e Corsini sono attualmente in discussione presso la Commissione Giustizia del Senato, con i lavori che proseguiranno sino a giovedì prossimo.



Nel frattempo è tornato ad esprimersi su amnistia ed indulto 2014 anche il ministro della giustizia Cancellieri, che dopo l’intervento alla Camera ha ribadito anche in occasione del meeting di Bologna l’importanza di dar corso ai due provvedimenti; nonostante il dibattito si sia fatto certamente più intenso, restano comunque da superare i due storici ‘no’ ad amnistia e indulto di Renzi del Pd e Salvini della Lega.



Amnistia e indulto 2014: ddl in discussione presso la Commissione Giustizia del Senato

La Commissione Giustizia del Senato sta attualmente discutendo i ddl Manconi in tema di amnistia e indulto 2014: relatori i senatori Ciro Falanga (Forza Italia) e Nadia Ginetti (Pd). Al centro del dibattito in particolare il ddl che prevede ‘l’amnistia per tutti i reati commessi entro il 14 marzo 2013 per i quali è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni, ovvero una pena pecuniaria’.

Amnistia e indulto 2014: Cancellieri insiste, no di Renzi

Nel corso dell’intervento effettuato alla Camera martedì, il ministro Cancellieri ha sottolineato come dar corso ad amnistia e indulto rappresenterebbe l’unica via per rientrare nei parametri imposti dall’Europa; anche in passato sono stati ratificati amnistia ed indulto, ma questa volta lo scenario sarebbe diverso e gli effetti di lungo periodo, dato che allo studio c’è una riforma complessiva del sistema giustizia.



Lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha sottolineato come sia necessario dar corso ad amnistia e indulto per non farsi trovare impreparati all’esame dell’Europa, ma sia lui che il ministro Cancellieri hanno comunque più volte ribadito come debba essere il Parlamento ad assumersi una tale responsabilità. Il problema è che il tempo stringe e maggio - se si considerano i tempi spessi biblici cui ci hanno abituato le nostre istituzioni - è dietro l’angolo. Proprio a maggio la delegazione italiana sarà infatti ricevuta a Strasburgo per presentare il piano di misure adottate per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, ma ad oggi solo amnistia e indulto consentirebbero il concretarsi di un simile scenario.



In quanto a emergenza carceri l’Italia è al terzo posto in Europa dietro solo a Grecia e Serbia, un dato che deve far riflettere e accelerare i lavori per dar corso ad amnistia e indulto; restano però due importanti ‘no’ da superare, quello di Matteo Renzi del Pd (secondo il quale sarebbe un provvedimento poco etico) e quello di Salvini della Lega, storicamente contraria ai due provvedimenti. Staremo a vedere, il tempo comunque volge al termine.