Il Movimento 5 Stelle non si dà pace in seguito ai risultati elettorali delle elezioni Europee svoltesi domenica scorsa. Mentre il portavoce del Movimento, Beppe Grillo, in un video spiega che le cause dell'insuccesso sono forse da ricercare in un elettorato non ancora all'altezza dei pentastellati, molti militanti sono ancora nella fase post traumatica di negazione dell'accaduto. E' così partita una campagna su internet per riconteggiare dal basso i voti degli elettori. Come? Il metodo è davvero semplice e geniale: utilizzando un form online in cui inserire i nomi degli elettori che affermano di avere votato il Movimento di Grillo e Casaleggio.

Ovviamente questo viola la legge, come ad esempio il diritto alla segretezza nelle urne elettorali, oltre a divenire un elenco di identità assai ghiotte per i numerosissimi ladri di dati personali. A questo si aggiunge l'ingenuità dimostrata dal credere sovrapponibile il campione degli utenti di internet che sono elettori di Grillo con l'intero universo degli elettori a Cinque Stelle, quando in Italia naviga su internet circa il 60% del totale dei cittadini. L'iniziativa "Ricontiamoci" dei 5 Stelle è stata interrotta a furor di popolo nella giornata del 27 Maggio, in seguito ad accuse di phishing e di furto dati. Resta comunque la percezione di una certa impulsività all'interno del movimento che evidentemente una organizzazione politica meglio strutturata avrebbe bocciato sul nascere. La democrazia orizzontale perfetta può degradare nel populismo se non è accompagnata da procedure e da contropoteri in grado di bilanciarsi e di annullare le spinte emotive.