Recentemente l'Unione Europea ha promosso il governo italiano per le prime misure che sono state approvate al fine di ridurre il sovraffollamento delle carceri. Il premier Renzi, però, è intenzionato ad adottare altre misure. Vediamo quali potrebbero essere.
Qualche giorno il ministro della Giustizia Orlando ha detto che c'è ancora molto da fare per rinnovare tutto il sistema carcerario. Anche perché, l'Unione Europea rivaluterà la nostra situazione nel giugno del 2015 per vedere cosa sarà stato fatto in un anno. Le carceri, in questo frangente, dovranno ridurre i loro numeri magari anche attraverso l'amnistia o l'indulto.
Vediamo ora qualche statistica relativa al sistema carcerario. Attualmente, in Italia, ci sono 6.000 carcerati in meno rispetto al 2013 ma nei nostri penitenziari ci sono ancora 134,6 detenuti per 100 posti letto. Basti pensare che la media europea conta 97,8 detenuti su 100.
Nel frattempo, il governo Renzi ha adottato qualche misura per risolvere la problematica come, ad esempio, concedere più spazio agli arresti domiciliari per i reati minori oppure accordi presi con le Regioni per permettere ai carcerati di lavorare esternamente ai penitenziari. Inoltre, permangono gli accordi con Marocco e Albania per il rimpatrio dei detenuti stranieri.
Tra circa 15 giorni, inoltre, è prevista una discussione all'interno del consiglio dei ministri relativa alla riforma della giustizia che potrebbe portare alla costruzione di altre strutture carcerarie; forse in quella sede si parlerà anche di amnistia e indulto.
Molte forze politiche vorrebbero che fossero approvate norme relative a questi due istituti al fine di svuotare le carceri nel modo più veloce possibile.
La domanda che ci possiamo porre è questa: saranno sufficienti i provvedimenti già adottati dal governo oppure sarà necessario intervenire con una riforma che racchiuda al suo interno l'amnistia e l'indulto?