L'Unione Eruopea ha finalmente comunicato la sua decisione in riferimento al grave problema del sovraffollamento delle carceri, per il quale il nostro Paese era stato condannato lo scorso 28 maggio 2013 in seguito alla cosiddetta sentenza Torregiani.

Contrariamente alle previsioni, il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha promosso l'Italia a pieni voti riconoscendo i positivi risultati ottenuti fino ad ora e posticipando la nuova analisi del problema delle carceri nella riunione che si terrà nel mese di giugno del 2015. In tale frangente infatti verrà effettuato un nuovo esame, e ancora più approfondito, dei progressi in materia di sovraffollamento.

Una decisione, quella del Consiglio Europeo, che sembra quindi chiedere al Governo italiano di continuare a lottare a favore dei detenuti cercando di migliorare ulteriormente le loro condizioni di vita. È certo infatti che nel prossimo giugno, verranno analizzati con maggiore decisione i dati riguardanti il numero delle persone e la reale capienza nelle carceri. Ricordiamo, a riguardo, che non sono mancati i dubbi riguardanti la situazione presentata a Strasburgo dal Ministro Orlando, soprattutto da parte dei Radicali Italiani.

Amnistia e indulto: una soluzione ancora aperta?

Sebbene dunque l'Unione Europea abbia al momento promosso l'Italia evitando il pagamento di pesanti sanzioni che certo non avrebbero fatto bene ad un bilancio già profondamente in rosso, la questione relativa ai provvedimenti di clemenza quali l'amnistia e l'indulto resta ancora aperta.

Sono ancora molti i detenuti presenti nei penitenziari per reati considerati minori o in gravi condizioni di salute; a loro vanno aggiunti coloro che, secondo la recente sentenza della Cassazione, potranno a breve ottenere la libertà, con il rischio che il ricalcolo delle pene possa non essere così semplice e immediato. In tali situazioni il ricorso all'amnistia e all'indulto, sembra ancora l'unica e più veloce strada percorribile.