Continua la discussione relativamente alle norme su Amnistia e Indulto. Proprio ieri, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha specificato, dalle pagine di "Repubblica", le motivazioni per cui non sono stati ancora presentati i provvedimenti sul tema della giustizia, annunciando la prossima approvazione del decreto carceri in Aula: "In Parlamento ci sono molti decreti che dovranno essere approvati e, per questo motivo, si inizierà a discutere di quello relativo alle carceri solo a partire dal 21 luglio. Questa riforma richiede molto tempo per la discussione e per la successiva approvazione.

E' bene che ci possa essere un'idea condivisa per dare la massima trasparenza di questa norma".

Per quanto riguarda il provvedimento che prevede l'uscita dai penitenziari di quei detenuti che siano stati condannati ad una pena inferiore ai tre anni, ci sono molte preoccupazioni sul fatto che potrebbero tornare liberi quei condannati che hanno compiuti atti di microcriminalità come ad esempio stalker, o comunque soggetti che possono essere socialmente pericolosi.

Qualche giorno fa, è apparso sul quotidiano 'Il Secolo XIX', un'intervista dello stesso ministro Orlando, dopo che il quotidiano aveva sollevato seri dubbi sul decreto detenuti. Orlando ha rassicurato il giornale e gli italiani dicendo che "è previsto un emendamento che possa dare l'autonomia al giudice di decidere se il detenuto possa essere considerato un soggetto socialmente pericoloso.

Non è giusto lasciare questa materia gli automatismi; il magistrato potrà decidere cosa sarà giusto fare". Quindi, piena autonomia nel decidere se lasciare libero il detenuto considerato non più pericoloso anche perchè la situazione del sovraffolamento delle carceri dovrà essere risolto nel più breve tempo possibile.

Secondo il vostro parere, è giusto che questa autonomia venga data ai magistrati? Cosa potrebbe succedere se il detenuto ormai libero per decisione di un giudice compia un altro gesto criminale? Dateci le vostre opinioni.