Dotta citazione mitologica quella del Presidente del Consiglio Renzi che, ieri, nel corso della presentazione del semestre di presidenza italiano dell'UE ha detto ''Qui non c'è un'Italia che chiede scorciatoie, ma un'Italia che con coraggio e orgoglio chiede di fare la propria parte. E c'è anche una generazione nuova. Una generazione Telemaco".

Si fa un gran parlare di questo personaggio dell'Odissea, originario di Itaca, ma chi era costui?

Partiamo dal nome che, in greco antico, vuol dire "colui che combatte lontano", con evidente riferimento alle origini paterne.

Ulisse, infatti, mai domo e soddisfatto della propria dimora, evidentemente, prima delle peripezie affrontate nel mar Mediterraneo, aveva combattuto lontano da Itaca in quel di Troia. Secondo una parte della leggenda, infatti, Telemaco sarebbe nato mentre Ulisse era in guerra. Secondo un'altra versione, invece, sarebbe stato generato prima della partenza del genitore che, infatti, si finse pazzo per non adempiere ai doveri militari e non dover così lasciare moglie e figlio.

Omero dedica a Telemaco i primi quattro libri dell'Odissea e del viaggio intrapreso dal ragazzo alla ricerca del padre tra i porti e le corti che si affacciavano sul Mar Mediterraneo.

E' Atena, dea della Saggezza, che assume le sembianze di mentore, ad accompagnarlo nel lungo iter che si concluderà ad Itaca dove Telemaco ritroverà il padre, appena sbarcato, e lo aiuterà a sterminare i proci che insidiavano il trono dell'isola e la moglie Penelope.

Questa, in breve, la storia. L'intenzione del Presidente del Consiglio italiano era, evidentemente, quella di riprendere il simbolismo di Telemaco teorizzato da Massimo Recalcati nel volume "Il complesso di Telemaco".

Nei fatti, in assenza del padre, ciò che Telemaco fa è meritarsi di essere "giusto erede" del genitore.

Lo fa creando, da una vicenda drammatica, una opportunità, un viaggio in cui non comprime nè nega il proprio essere figlio. Il suo è un comportamento proattivo che, alla fine conduce alla realizzazione della propria missione, a ritrovare qualcosa di prezioso, antico, perduto e desiderato. Un pò come lo spirito europeo, che sta andando sfaldandosi e che aveva ispirato i fondatori della CEE nel secolo scorso.

Ciò che evidentemente Renzi intendeva affermare è che, sebbene in una crisi profonda da cui cerca di uscire, la generazione dei Telemaco italiani vorranno fare la propria parte per condurre il Paese e l'Europa fuori dal mare in tempesta e guadagnarsi l'eredità di valori ed opportunità lasciate da chi ci ha preceduto.

Ci riusciranno?