Riforma giustizia 2014, indulto e amnistia: situazione difficile per il Governo Renzi, che deve fare i conti con il sovraffollamento carceri e con le emergenza della giustizia contenute in una riforma che a pochi giorni dalla presentazione in consiglio dei ministri stenta a decollare. Il premier Matteo Renzi, dopo il vertice di maggioranza e di alcuni partiti di opposizione come Forza Italia di Silvio Berlusconi e la Lega Nord di Matteo Salvini con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, interviene su Twitter stringendo a quanto pare i tempi per la riforma della giustizia, incassando le convergenze sulla riforma della giustizia civile ma forse rinunciando ad alcuni degli obiettivi che il Governo Renzi avrebbe voluto raggiungere anche sulla riforma della giustizia penale.

Riforma giustizia, parla Renzi dopo vertice maggioranza e opposizione

"Il nostro obiettivo è dimezzare entro #millegiorni arretrato del civile e garantire processo civile in primo grado in un anno, anziché tre come oggi", ha tweettato il premier Matteo Renzi intervenendo sulla riforma giustizia. Si è di nuovo fatta sentire la voce del ministro Andrea Orlando: "Sono emerse anche delle differenze di approccio - ha detto il guardasigilli al termine del vertice di maggioranza e alcune forze di opposizione sulla riforma della giustizia - in ordine anche alle priorità da individuare e delle quali riferirò puntualmente in Consiglio dei ministri mantenendo l'obiettivo che ci eravamo dati di portare in quella sede tutto il lavoro che è stato elaborato.

Dalla riunione - ha comunque sottolineato il ministro della Giustizia Andrea Orlando - è emersa una condivisione sui singoli punti dell'insieme delle cose che porteremo in consiglio dei ministri".

Ha preferito non partecipare all'incontro sulla riforma della giustizia convocato dal ministro Orlando il M5s di Beppe Grillo contrario anche ad indulto e amnistia così come al decreto svuota carceri.

"La decisione di non andare dal ministro Orlando - si legge in una nota stampa dei parlamentari del Movimento 5 stelle in commissione Giustizia alla Camera dei Deputati - è frutto di un dibattito interno al M5S, compresi, naturalmente, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. I giornali - si legge ancora nella nota sulla riforma della giustizia inviata dai parlamentari del Movimento 5 stelle - dovrebbero concentrarsi sull'indecente patto con cui Renzi ha consegnato la giustizia nelle mani di Berlusconi invece di preoccuparsi di come maturano le decisioni del Movimento 5 stelle!''.

In questi giorni deputati e senatori grillini hanno fortemente contestato il presunto accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che, secondo indiscrezioni riportate dalla Velina Rossa e da Lettera43 potrebbero avere un accordo anche su amnistia e indulto, i provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva che potrebbero aiutare il leader di Forza Italia a risolvere alcuni suoi problemi con la giustizia.

A replicare al Movimento 5 stelle è la responsabile Giustizia del Pd Alessia Morani. "Grillo vaneggia sulla riforma della giustizia. Mi domando - ha dichiarato la parlamentare del Partito democratico - che utilizzo facciano dei milioni di voti che hanno ricevuto. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando - ha aggiunto Alessia Morani - ha incontrato tutte le forze politiche che si sono volute sedere al tavolo, oltre ad avvocatura, magistratura e molti altri soggetti. Parliamo di una riforma attesa da anni, che si fa adesso o mai più", ha sottolineato la responsabile giustizia del Pd Alessia Morani intervenendo ad Agorà Estate su Rai 3.