Il Ministro degli Interni Angelino Alfano, intervenendo sul dibattito per i diritti civili, riguardo il fatto che alcuni sindaci nei giorni scorsi avevano trascritto alcune unioni omosessuali celebrate all'estero, ha affermato "Ordinerò ai prefetti di annullare le trascrizioni su matrimoni gay". Alfano ha anche annunciato l'invio di una circolare ai prefetti affinché rivolgano un invito formale al ritiro ed alla cancellazione di quelle nozze, con l'avvertenza che in caso di non annullamento da parte dei sindaci, si provvederà all'annullamento d'ufficio degli atti adottati.

Il primo caso dei sicuramente tanti che ci saranno in seguito, è quello di una coppia di due donne che aveva chiesto al comune di Udine di registrare ufficialmente il loro matrimonio celebrato in Sudafrica. Secondo il ministro, intervenendo ad una trasmissione in un network radio, le direttive che sono state date ai sindaci per la trascrizione di matrimoni celebrati all'estero sono ben chiare, e sono relative all'unione tra persone di sesso diverso. Secondo la legge italiana, da noi "non è possibile sposarsi tra persone dello stesso sesso, per cui i matrimoni omosessuali non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano per il semplice motivo che non è consentito dalla legge".

Il ministro ha anche aggiunto che questa mattina firmerà una circolare da inviare ai prefetti della Repubblica Italiana dove ribadirà il concetto, rivolgendo loro "un invito formale al ritiro di queste disposizioni e alla cancellazione, ove effettuate, delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d'ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati".

Questo annuncio non è inaspettato, e giunge il giorno dopo che il sindaco milanese Giuliano Pisapia ha ricevuto la richiesta fatta dal Consiglio comunale di Milano di iscrivere all'Anagrafe le unioni tra le persone dello stesso sesso celebrate all'estero, seguendo le decisioni già avvenute a Bologna a settembre ed a Grosseto nello scorso aprile. Da notare che queste ultime registrazioni presentano una modifica nella dicitura "marito e moglie", sostituita da "coniuge e coniuge".