"Nonostante le difficoltà nel processo di creazione della Procura europea, dovute alla diffidenza degli Stati membri, il semestre di presidenza italiana dell'unione ha fatto segnare passi avanti importanti su questo dossier". Ad affermarlo è il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, durante un convegno organizzato presso la Luiss al suo rientro dagli Stati Uniti, dove si è occupato di cooperazione internazionale per la giustizia civile e penale. In questi ultimi giorni il Guardasigilli si è occupato di sviluppare l'integrazione del sistema europeo, spiegando che l'Italia ha una grande responsabilità sulla questione, visto che sta occupando un ruolo di guida per l'attuale semestre europeo.

Ma d'altra parte, sono in molti a chiedersi, nei commenti che riceviamo ai nostri articoli, se il suo impegno per simili questioni non lo porti a trascurare il grave problema del sovraffollamento carcerario. Tanto più che i ricorsi (seppure respinti) dei carcerati italiani presso la Corte di Giustizia Europea sono stati moltissimi e tutti riferibili al problema del sovraffollamento presente nei penitenziari italiani.

Carceri: polizia penitenziaria lancia allarme sanitario nei penitenziari, dopo i test di screening

Nel frattempo la giornata di ieri è stata caratterizzata dall'ennesimo allarme sull'emergenza sanitaria presente nelle carceri, lanciato dal sito poliziapenitenziaria.it; nell'articolo si riprende la denuncia degli infettivologi, che hanno individuato nell'epatite il primo fronte su cui è necessario intervenire con urgenza.

Restano infatti diffusi sia l'epatite C che la B, mentre il rischio di contrarre altre malattie come la Tubercolosi o l'Aids è sensibilmente più alto all'interno delle carceri rispetto a quanto non avviene tra la popolazione italiana ordinaria. Secondo i dati forniti dalla Società Italiana di Medicina Penitenziaria, sarebbero oltre la metà dei detenuti a rischiare di contrarre l'eptatite B.

È chiaro che una simile situazione richiede non solo lo stanziamento urgente di fondi aggiuntivi, ma anche l'intervento di personale competente e di terapie farmacologiche in grado di neutralizzare la diffusione delle malattie. Come sempre, restiamo a vostra disposizione per pubblicare un commento all'articolo. Se invece desiderate restare aggiornati sul tema di amnistia e indulto, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.