I dati degli ultimi Sondaggi politici Ipsos hanno affrontato non soltanto le intenzioni di voto elettorali, tra le quali si sottolinea ancora una volta il crollo del M5S che non riesce a riemergere dalla sua crisi profonda, ma anche alcune questioni che riguardano il centrodestra e il centrosinistra nella loro complessità. È stato chiesto infatti se sarà possibile una nuova alleanza tra Lega Nord, Forza Italia e in generale le forze della destra nazionale e se il Partito Democratico realmente si avvia verso una spaccatura definitiva a causa del decisionismo renziano.

Tanti i temi in gioco, ecco l'analisi dei dati degli ultimi sondaggi politici elettorali dell'istituto Ipsos.

Sondaggi politici e intenzioni di voto elettorali al 21/11: il M5S continua a scendere, la Lega Nord a salire

Secondo i dati degli ultimi sondaggi politici elettorali Ipsos, la Lega Nord avrebbe superato la soglia del 10%, attestandosi al 10,5%, avvicinandosi sempre di più a Forza Italia e erodendo elettorato probabilmente proprio al partito di Berlusconi e forse anche al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Nel centrodestra si segnala Forza Italia al 14%, praticamente lo stesso risultato dell'ultima rilevazione. Per quanto riguarda invece il M5S i dati segnalano un 17,5%, il medesimo dato dell'ultima rilevazione.

Si tratta di una percentuale molto bassa se confrontata con le rilevazioni del medesimo istituto di maggio, quando il movimento di Beppe Grillo si attestava al 26%. È sul lungo periodo che si può parlare di crollo, ed è un tema che il Movimento probabilmente starà discutendo al suo interno.

Per quanto riguarda il centrosinistra, infine, i dati dei sondaggi politici elettorali Ipsos mostrano un Pd saldamente al comando, nonostante la perdita di circa mezzo punto percentuale.

Il partito di Renzi si attesta infatti al 40% netto. SEL resta costante, invece, al 3,5%.

Sondaggi politici e intenzioni di voto elettorali al 21/11: cosa accadrà al centrodestra e al centrosinistra?

Agli italiani sono state poste domande anche riguardo il futuro degli schieramenti del centrodestra e del centrosinistra.

Gli ultimi sondaggi politici elettorali hanno rilevato come gli intervistati non credano che la destra possa nuovamente ricompattarsi: secondo il 56% infatti le differenza sono diventate troppo grandi e non è auspicabile una nuova coalizione, mentre il 24% soltanto ritiene che bisogna trovare la strada dell'unità. È stato poi chiesto anche se il Partito Democratico si spaccherà: il 46% è convinto che, nonostante gli scontri, il PD resterà unito, mentre per il 42% degli intervistati le differenza sono tali che porteranno l'ala sinistra ad uscire dal partito.

Da sottolineare, per concludere, l'alta percentuale di indecisi, circa il 28%, e di astenuti, circa il 24%. Più della metà dell'elettorato non ha le idee chiare ed è ovvio che, quando si avvicineranno le elezioni, sarà quello il bacino di voti più ambito.