Si parte dalla Bibbia e si arriva agli Stati Uniti. “Siamo stati stranieri anche noi”. Così Obama vuole cambiare la vita di cinque milioni di immigrati clandestini. "La nostra tradizione di accoglienza degli immigrati ci ha dato enormi vantaggi, ha fatto di noi una nazione dinamica, giovane, imprenditoriale”. Un svolta storica per l’America. Una svolta che vuole arrivare anche senza il consenso del Congresso. Una svolta che potrebbe segnare le politiche di accoglienza di tutto il mondo occidentale. Una svolta che arriva addirittura in un momento critico e delicato per la politica estera e interna americana ma non solo.
La minaccia del fondamentalismo islamico incombe, il terrorismo spaventa l’intera nazione, ma questa volta gli ideali sono più forti della paura secondo Obama. Solo secondo Obama?
Subito è iniziato il duro scontro con la destra repubblicana. Uno scontro che segnerà le elezioni presidenziali del 2016. Ma se da destra si teme che la situazione possa sfuggire di mano, mettendo a rischio non solo l’economia ma soprattutto la sicurezza degli USA, da parte democratica si è convinti che questa storica riforma potrà finalmente regolarizzare e tracciare il flusso migratorio, facendo entrare chi vuole rispettare le regole e lasciando fuori chi vuole mettere a rischio l’America.
Immigrazione, come Obama accoglierà questi cinque milioni di immigrati?
Tre sono i punti fondamentali della riforma. Rafforzare i controlli alle frontiere. Controlli sempre più severi che durante l’amministrazione Obama hanno ridotto drasticamente le entrate illegali. Rendere più semplice il rilascio di “visti per immigrati ad alta qualificazione”. Dottori, medici, professionisti che possono aiutare lo sviluppo degli Stati Uniti.
“Espellere i clandestini criminali” e regolarizzare i clandestini che lavorano da anni in America e che hanno aiutato a rendere grande l’America. "Se siete qui da più di cinque anni - dice il presidente - e in particolare se avete figli nati in America, potete uscire allo scoperto, farvi iscrivere in apposite liste, pagare i tributi legali, e restare qui temporaneamente".
Un riforma applicabile anche in Italia? In Italia, secondo la Fondazione Ismu, sono presenti oltre 5 milioni e mezzo di stranieri, non solo clandestini. Mezzo milione solo a Milano, provenienti da tutto il mondo. E non sappiamo gestirli. Non vogliamo gestirli. Anzi. I fatti recenti di Tor Sapienza lo dimostrano. Non sappiamo ancora vedere nell’immigrazione regolare un’opportunità per l’economia italiana. Una immigrazione che va gestita, non va bloccata. Per l’economia italiana e per la sicurezza italiana. Obama ha dato il via al cambiamento. Lo seguiremo anche in Italia?