Sono stati resi noti i sondaggi politici elettorali Ipsos durante la puntata del 4 novembre 2014 del programma tv di La7 "DiMartedì", condotto da Giovanni Floris.
Nella puntata intitolata "Chi divide l'Italia?", prendendo spunto da un'accusa di Renzi secondo cui ci sarebbe un disegno per spaccare il Paese e probabilmente mettere i lavoratori contro il suo Governo, i sondaggi Ipsos di Nando Pagnoncelli hanno rilevato quanto non piaccia agli italiani la poca comprensione e tutela dei lavoratori, e quanto il Governo Renzi abbia fatto poco concretamente per migliorare l'economia dell'Italia.
La manovra finanziaria altrimenti detta Legge di stabilità non convince sul fronte tasse e servizi, il Governo viene attaccato anche per non usare una linea più morbida sul fronte sociale, ovvio che ci si riferisca al post scontri fra polizia e manifestanti nel corso della visita di Matteo Renzi a Brescia che andava a incontrare gli industriali in occasione della loro riunione.
Entriamo ora nel dettaglio con i quesiti Ipsos e le risposte degli intervistati, ricordando che questa settimana non sono state prese in considerazioni le intenzioni di voto.
Sondaggi politici Ipsos (DiMartedì La7) del 4 novembre 2014
1) Il Governo sta gestendo in modo corretto il malcontento dei lavoratori?
NO per il 54%, SI per il 39%.
2) Di fronte alle tensioni di piazza, Renzi dovrebbe...
Alleggerire le tensioni per il 73%, andare avanti senza preoccuparsene per il 26%.
3) La manovra non prevede nuove tasse o tagli ai servizi. Secondo lei il prossimo anno...
Il 66% crede che i contribuenti saranno colpiti in qualche modo, il 30% pensa che effettivamente non ci saranno nuove tasse e nemmeno dei tagli ai servizi.
4) Con il Governo Renzi l'economia italiana...
E' rimasta uguale per il 57%, è peggiorata per il 35%, solo il 16% crede sia migliorata.
Da rimarcare quest'ultimo dato, considerando la fiducia nel Premier che tutti i sondaggi danno intorno al 50%, e tenendo conto che le ultime intenzioni di voto stimano il PD a circa il 40%, è davvero scoraggiante per Renzi prendere atto che solo il 16% crede che il suo operato di 7 mesi non abbia apportato nessun miglioramento all'economia del nostro Paese.
Anche il suo mettersi così bruscamente contro i sindacati, specialmente con la Cgil e la Fiom di Camusso e Landini, lo sta rendendo evidentemente impopolare soprattutto nei confronti dei lavoratori che non si sentono rispettati o abbastanza tutelati.
Insomma, se si continua con questa politica, Matteo Renzi rischia davvero di mettersi contro una grande maggioranza degli italiani?