L'ex premier e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali di fiducia, ha depositato al tribunale di Sorveglianza di Milano la richiesta di poter usufruire della liberazione anticipata. Si tratterebbe di un nuovo indultino per l'ex Cavaliere che ha già beneficiato del maxi indulto 2006 nello stesso processo con un condono di tre anni della pena. Attraverso i propri legali Berlusconi chiede in sostanza un ulteriore "sconto" di 45 giorni della pena definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset, lo stesso reato per il quale sarebbe stata prevista nella riforma fiscale di Renzi la cosiddetta norma salva Berlusconi.

Berlusconi chiede 'liberazione anticipata' per buona condotta e spera in amnistia e indulto 2015

Il leader di Forza Italia chiede lo sconto della per buona condotta, quindi chiede di concludere in anticipo di scontare la condanna per frode fiscale. La richiesta per la cosiddetta liberazione anticipata è stata presentata stamattina dall'avvocato Anna Maria Odescalchi, sostituto processuale degli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi, avvocati di fiducia di Silvio Berlusconi che, dallo scorso mese aprile, sta praticamente scontando la pena definitiva inflittagli nel processo sulle irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte del gruppo Mediaset in cui era imputato per il reato di frode fiscale.

L'ex premier è stato condannato a quattro anni in via definitiva, di cui tre anni però scontati da un indulto, quello del 2006 approvato quando alla guida del Governo c'era Romano Prodi.

Frode fiscale, Berlusconi condannato a 4 anni ha usufruito di 3 anni si sconto per l'indulto Prodi

Adesso Berlusconi - che certamente continua a sperare in nuove leggi di amnistia e indulto 2015 dopo aver visto sfumare la possibilità della grazia - sta scontando l'anno residuo prestando servizi socialmente utili con gli anziani malati di Alzheimer all'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, in Lombardia, provincia di Milano, non molto distante dalla famosa villa Arcore.

I servizi sociali (quattro ore tutti i venerdì di ogni settimana) sono iniziati il 23 aprile 2014 e se Silvio Berlusconi dovesse ricevere lo sconto della pena per buona condotta, previsto dalle attuali norme, potrebbe concludere l'espiazione della sua pena il prossimo mese di febbraio, anche se altri processi lo sperano al varco, per questo l'ex premier non perde la speranza sull'approvazione di eventuali provvedimenti di clemenza generali ad efficacia retroattiva come indulto o amnistia, o altri decreti "clemenziali" del Governo Renzi che possano in qualche modo aiutarlo a risolvere in parte i suoi guai e a ridargli pienamente la "agibilità politica".

Dopo indulto altri sconti per Berlusconi, Ferrero: si vergogni, doveva andare in carcere

"Berlusconi si dovrebbe solo vergognare, invece che chiedere la liberazione anticipata dai servizi sociali dopo essere stato condannato per il caso Mediaset", ha dichiarato in una nota stampa il segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. Visto che si meritava la galera - ha aggiunto il leader comunista - è indecente che si permetta pure di chiedere uno sconto di 45 giorni sull'affidamento ai servizi sociali che sta scontando, per frode fiscale, reato per il quale - ha ricordato Paolo Ferrero - la Corte di Cassazione lo aveva condannato a 4 anni di reclusione di cui 3 - ha sottolineato il segretario di Rc - coperti da indulto".