Sarà una lunga e difficile battaglia quella dell'elezione del Capo dello Stato, sono stati fatti decine di nominativi che vedono salire e scendere le proprie quotazioni ogni giorno. Oggi però il leader del Movimento 5 Stelle, Grillo, spalleggiato da Casaleggio, ha urlato al Presidente del Consiglio: "Fuori i nomi per il Quirinale".

Il capo dei pentastellati ha cambiato strategia e, dopo aver assistito alla bocciatura delle sue proposte, ora pretende i nomi dei candidati di Renzi per poterli inserire nel suo blog e dare la possibilità agli iscritti di esprimere una preferenza.

Grillo nel suo blog ha poi aggiunto: "Toc Toc, Renzi batti un colpo di democrazia", poi ha contestato gli accordi fatti tra il capo dell'esecutivo e Silvio Berlusconi tramite il patto del Nazareno. Quella di Grillo è una dura contestazione contro gli accordi tra Renzi ed il leader di Forza Italia, quest'ultimo definito "un pregiudicato che sceglie il nuovo Presidente della Repubblica".

Un'altra polemica giunge dal fronte della minoranza del Partito Democratico, i cosiddetti "dissidenti" capeggiati da Stefano Fassina il quale accusa Matteo Renzi di aver incentivato i 101 parlamentari a boicottare l' elezione di Romano Prodi a Presidente della Repubblica nel 2013. Il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini, replica seccamente a tale insinuazione definendola "una sciocchezza incredibile".

Fassina ha però aggiunto che l'unità nell'elezione del Capo dello Stato è fondamentale, per garantire l'autonomia dell'esecutivo ed anche quella del Parlamento.

I contrasti e i dissensi alla'interno del partito di maggioranza sono evidenti e questo non aiuta certamente la serenità politica, si rischia inevitabilmente una bagarre che non porta a nulla.

Lo strappo principale all'interno del partito capeggiato da Renzi, dipende soprattutto dagli accordi politici tra il premier e Berlusconi i quali vengono considerati compromessi che senza dubbio non portano ad alcuna stabilità politica a sinistra. Tutto questo non è sicuramente positivo per il paese che in questi giorni si trova nel periodo politico più importante della sua storia.