Ormai reso pubblico, il giorno 13 gennaio 2015 dopo essere stato rieletto per la seconda volta consecutiva presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha annunciato di rendere ufficiali le sue dimissioni dalla più alta carica istituzionale il 14 gennaio 2015. L'annuncio ufficioso è stato dato ieri da Napolitano, in contemporanea con la fine del semestre di turno della presidenza italiana in parlamento europeo. L'ormai ex capo dello stato con spirito nazionale ha sempre ribadito il senso di saper sedere in una poltrona, e, dover rendere in un certo qual modo presentabile l'immagine istituzionale in campo europeo, con chiari punti stabili durante il semestre italiano.
Nell'ultimo discorso in sede europea, davanti ad una platea composta quasi esclusivamente da parlamentari italiani, il premier Matteo Renzi ha paragonato la situazione politica italiana ad un derby calcistico giocato da più squadre, nel corso di un dibattito avuto con i 5 stelle e con il leader leghista Matteo Salvini. Lo stesso Renzi ha tracciato la via per come scegliere il prossimo presidente paragonandolo ad un saggio arbitro, non un giocatore delle 2 squadre, una persona di spicco con senso di responsabilità, che sappia arbitrare le fazioni politiche italiane.
L'inizio del totopresidente al colle partirà oggi, dopo che Napolitano avrà consegnato ufficialmente le sue dimissioni ai presidenti delle camere e al premier.
Successivamente le camere in seduta comune dovranno essere convocate entro 15 giorni ai sensi dell'articolo 83 della Costituzione il quale recita che all'elezione devono partecipare tre delegati per ogni regione eletti dal consiglio regionale, in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze; ad eccezione della Valle d'Aosta che ha un solo delegato.
Appena congedatosi dai corazzieri, l'ultimo saluto di ieri da capo dello stato lo ha riservato in piazza del Quirinale, dove si è tenuta una manifestazione della polizia di stato. Una bambina gli è andata incontro domandandogli se è contento di tornare a casa sua, e Napolitano le ha risposto che a casa starà bene e potrà fare delle lunghe passeggiate, sottolineando così la sua stanchezza a sorreggere sulle sue spalle per la seconda volta il peso della più alta poltrona italiana.