Da Strasburgo, il premier Matteo Renzi si esprime con parole di elogio nei confronti del presidente. Giorgio Napolitano è un grande presidente, un importante parlamentare europeo e continuerà a far sentire la sua voce anche come senatore a vita. Scaduto il novennio, piuttosto travagliato, il presidente uscente è pronto a consegnare le chiavi del Quirinale al suo successore. Il Capo dello Stato si è anche soffermato su quanto accaduto in questi giorni in Francia e, in particolare, sulla strage del 7 gennaio a Parigi al settimanale Charlie Hedbo.

Giorgio Napolitano è stato uno degli esponenti storici dell'ala ‹‹destra›› del Pci, guidata e forgiata da due compagni partenopei, Giorgio Amendola e Gerardo Chiaromonte.

Il Presidente della Repubblica ha voluto precisare che la scelta di dimettersi, non condizionerà nella maniera più assoluta il lavoro e le scelte del Parlamento. Per il nuovo inquilino del Quirinale, il premier Renzi punta sugli outsiders e, tra questi, emergono i nomi del magistrato Raffaele Cantone, il neo giudice costituzionale Silvana Sciarra e la collega Marta Cartabia, molto apprezzata dalla destra. Il Presidente del Consiglio dei Ministri potrebbe propendere sulla scelta del giudice Cantone, perché rappresenterebbe una figura istituzionale senza connotati politici.

Nella sua sfuriata, il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, chiede a gran voce che l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica non sia una questione riservata tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

La storia dell'elezione del Presidente della Repubblica è costellata di veleni, sorprese e sotterfugi politici. Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano sarà il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente supplente della Repubblica, in carica fino al giuramento del nuovo Capo dello Stato. Auspichiamo un Presidente della Repubblica sopra le parti, che garantisca la Costituzione, ma soprattutto che riesca a tenere insieme l'unità istituzionale e sociale del Paese, in un momento difficile.