Rilevanti novità in tema di unioni civili: all'interno dell'aula Giulio Cesare è stato approvato il registro delle unioni civili (32 voti a favore, 10 contrari e 1 astenuto). E' stato questo l'iter seguito per giungere all'approvazione della delibera 96/2013 che prevede il riconoscimento delle unioni civili, l'istituzione di un registro delle unioni civili e l'approvazione del regolamento. Trattasi di una importante novità desiderata anche dal sindaco Ignazio Marino (presente in consiglio assieme a Nichi Vendola) con il sostegno maggioritario centrosinistra e del Movimento 5 stelle.
Campidoglio: approvato il registro unico, festeggiano cantando "Bella Ciao"
L'obiettivo consiste nel dare una nuova immagine alla capitale: Roma - città aperta all'amore. Indistintamente e indiscriminatamente. I numerosi attivisti, a seguito della delibera, hanno intonato le parole "Bella Ciao", seguite da uno striscione arcobaleno; non poteva mancare il flash mob del Roma Pride a far da contorno "sonoro" all'euforia della novità. La prima coppia a registrare l'amore è formata da Daniele Sorrentino e Christian Mottola, insieme da sette anni.
Chi può iscriversi al registro unico? 'Caratteristiche' delle coppie e matrimoni gay contratti all'estero
Al registro unico per tutti i Municipi di Roma Capitale potranno iscriversi le coppie formate da persone che abbiano raggiunto l'età di 18 anni e che siano conviventi (italiani e non); non devono sussistere vincoli giuridici e alle stesse persone non è consentito che facciano parte di alta unione civile.
Di notevole rilievo è l'emendamento che permetterà di inserire in modo automatico le unioni gay stipulate all'estero. I requisiti sono: la prova della convivenza da almeno un anno e il permesso di soggiorno se uno dei due è straniero (requisiti finalizzati all'accesso dei servizi). Inoltre è prevista il pagamento della marca da bollo pari a 12 euro.
Dal lato dell'opposizione, l'ex sindaco Alemanno, scrive su facebook - "Oggi in Campidoglio ho votato contro l'istituzione del registro delle unioni civili che, a mio parere, sono un tentativo privo di appigli giuridici di riconoscere diritti alle coppie gay che andrebbero sanciti invece attraverso una legge fatta dal Parlamento".