Il nuovo appello del presidente del Senato Pietro Grasso e la nuova inchiesta giudiziaria anti tangenti "Grandi Opere" che ha travolto anche dirigenti del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture fino a tirare in ballo i ministro Maurizio Lupi, hanno spinto ieri il Governo Renzi ad accelerare sul ddl anti corruzione e a rompere gli indugi con la presentazione del tanto atteso emendamento sul falso in bilancio in versione "deberlusconizzata". Il ddl dovrebbe avere il via libera nei prossimi giorni in commissione Giustizia al Senato dove è in calendario questa settimana anche l'esame dei ddl per amnistia e indulto, mentre in materia di giustizia si surriscalda il confronto sulla riforma della prescrizione.
Corruzione, Renzi: 'Pene più severe e stop a prescrizione'
Ma prima di parlare di indulto, amnistia e sovraffollamento carceri e altri benefici per i detenuti, si parla di legalità e certezza della pena. "Contro corruzione proposte governo: pene aumentate e prescrizione raddoppiata", ha scritto ieri su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. "Le pene per la corruzione - ha ribadito oggi il premier parlando all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola superiore di Polizia - devono essere assolutamente aumentate, pensare che si possa arrivare a prescriverla è inaccettabile ed è per questo che stiamo intervenendo".
Falso in bilancio, è di nuovo reato: in carcere da 1 a 8 anni
Tra le novità più significative introdotte dal nuovo emendamento del governo al ddl anti corruzione quella del falso in bilancio che torna ed essere un reato gravemente sanzionato dal codice penale dopo la "depenalizzazione" decisa negli anni passati durante l'ultimo governo guidato da Silvio Berlusconi.
Le pene previste per il reato di falso in bilancio commesso da dirigenti di società quotate un borsa e banche saranno dai 3 agli 8 anni di carcere, mentre per le società normali che dichiarano bilanci falsi gli autori dei reati rischiano da 1 a 5 anni di carcere. Per quanto riguarda le false comunicazioni sono previste sanzioni più pesanti non solo per le società ma anche per gli amministratori: previsto un pagamento dalle 200 alle 600 quote della società.
Ddl anti corruzione, Grasso 'esulta' su Facebook: 'Alleluia'
"Alleluia", ha postato su Facebook il presidente del Senato Grasso, primo firmatario del ddl anti corruzione, commentando la notizia dell'emendamento dell'esecutivo sul falso in bilancio. I tempi però slitteranno ancora, non sarà questa "la settimana decisiva", anche se comunque sono arrivate importanti novità. Sui tempi si è espresso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. "Sul ddl anti corruzione si sta procedendo, è stato un parto molto lungo - ha detto ieri a Otto e mezzo su La 7- ma siamo alla fine. Il percorso poteva essere più breve - riconosce Delrio - ma credo che entro una settimana, dieci giorni, tutto possa essere concluso e questo per noi è un successo".