"Il tempo delle riflessioni, delle mediazioni, degli accordi al ribasso è decisamente finito", lo ha scritto su Facebook il presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso a proposito del ddl anti corruzione al vaglio della commissione Giustizia di Palazzo Madama dove in calendario, tra i ddl "scottanti", ci sono anche quelli per la concessione di indulto e amnistia 2015.
Giustizia, Grasso: 'Settimana decisiva sul ddl anti corruzione, stavolta arriva Godot'
"Questa sarà la settimana decisiva, stavolta Godot arriva", ha sottolineato nel post su Facebook la seconda carica dello Stato in merito all'approvazione del disegno di legge con le nuove norme contro la corruzione, il voto di scambio e il falso il bilancio che porta la sua firma più quella di altri trentacinque parlamentari.
Per Grasso, magistrato ed ex superprocuratore nazionale antimafia eletto al Senato nelle liste del Pd, "l'approvazione della legge anticorruzione rappresenta l'obbiettivo più urgente" per l'Italia. "I cittadini - ha detto Grasso auspicando l'approvazione del ddl che presentò nel suo primo giorno a Palazzo Madama - sentono il peso della corruzione ogni volta che i servizi pubblici sono inefficienti, quando una scuola cade a pezzi o quando negli ospedali sono insufficienti i posti letto per prendersi cura dei nostri cari. Sanno - ha aggiunto il presidente del Senato - che la responsabilità di questo terribile stato di cose è di chi, falsando le regole del mercato, intasca risorse pubbliche per fini privati e arricchisce se stesso a danno della collettività.
Per questo - ha sottolineato - chiedono a gran voce giustizia e legalità: la politica ha il compito di agire con efficacia e in tempi rapidissimi".
Amnistia e indulto al Senato: nuovi appelli dei radicali e il no della Lega di Salvini
Intanto, oltre al ddl anti corruzione è previsto nel calendario dei lavori dal 17 al 20 marzo della commissione Giustizia di Palazzo Madama anche il seguito dei quattro ddl per amnistia e indulto 2015 la cui approvazione era stata chiesta con un messaggio alle Camere dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il presidente nel suo messaggio su Facebook non è ha parlato, considerando prioritario il ddl anti corruzione. Il leader storico dei radicali, Marco Pannella, ha chiesto al nuovo Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ancora non si è espresso sulle leggi di clemenza previste dalla Costituzione italiana, di seguire il percorso tracciato dal suo predecessore al Quirinale incalzando il Parlamento.
Resta difficile, nel frattempo, la situazione nelle carceri nonostante i miglioramenti registrati in questi mesi grazie agli effetti del nuovo decreto svuota carceri e della nuova legge sulle pene alternative mentre il cdm ha varato nei giorni scorsi in via definitiva anche il nuovo decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati minori. "Solo i provvedimenti di amnistia e indulto - hanno ribadito in una nota Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, dell'Associazione per l'iniziativa radicale 'Andrea Tamburi' di Firenze - sono in grado di ripristinare la Giustizia e lo Stato di Diritto nel Paese". Assolutamente contraria la Lega Nord di Matteo Salvini. "Niente indulto, basta benefici", ha affermato Luca Zaia, presidente del Veneto, ad una manifestazione per la sicurezza, a Vicenza, sollecitando la costruzione di nuove carceri "se le esistenti non bastano" e "leggi civili purché le si faccia rispettare".