Il presidente del consiglio Matteo Renzi partecipando alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2015 della scuola superiore di polizia, ha risposto al duro attacco del presidente dell'associazione nazionale dei magistrati Rodolfo Sabelli, che ha accusato il governo di dare "schiaffi ai magistrati e carezze ai corrotti". Per Renzi si tratta di parole "tristi e false", in quanto l'obiettivo del governo sarebbe quello di creare "uno stato di pulizia e non di polizia". Un giudizio inaccettabile per Matteo Renzi dunque quello di Sabelli nei confronti dello stato italiano.

"Uno stato funzionale - ha dichiarato Sabelli ad Uno Mattina - deve darsi da fare per prendere a schiaffi i corrotti ed accarezzare coloro che combattono l'illegalità, i magistrati. Purtroppo in Italia è accaduto l'esatto contrario". Una critica pesantissima all'indomani dell'ennesima, grave inchiesta riguardo le grandi opere. Il premier Renzi si è difeso a spada tratta: "Quella  detta da Sabelli è una frase falsa, ingiusta e fa male". Renzi dal palco ha scherzato con i futuri agenti, ha sottolineato quanto al suo governo stia a cuore l'autorità anti-corruzione di Cantone. C'è da dire, che le pesantissime parole del presidente dell'ANM derivano da una serie di modifiche ed interventi legislativi, che per Sabelli avrebbero agevolato i corrotti, partendo dalla lontana Tangentopoli, per arrivare al 2002.

"Chi è a capo della cosa pubblica - ha affermato Sabelli - dovrebbe operare dando il buon esempio, allo scopo di favorire la legalità".

Bisogna purificare ogni sporcizia

"Appalto per appalto, casa per casa, sporcizia per sporcizia, si può intervenire e fare pulizia" ha continuato il premier, che ha poi affermato: "Ad ogni modo l'onestà è una questione meramente culturale, bisogna intervenire per combattere la corruzione".

Renzi, come già annunciato tramite la riforma della pubblica amministrazione, ha in programma di ridurre il numero delle forze di polizia, in quanto, come ha spiegato ai nuovi allievi: "Cinque sono troppe".