Mentre in commissione Giustizia al Senato prosegue l'esame del ddl per amnistia e indulto 2015, restano gravi le condizioni di affollamento nelle carceri italiane nonostante le diverse misure adottate in questi anni dai governi Monti, Letta e Renzi per ridurre la popolazione carceraria. Dopo tre diversi decreti svuota carceri, la nuova legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali, le modifiche alle norme per l'applicazione della custodia cautelare in carcere, diversi accordi internazionali per i rimpatrio dei detenuti stranieri nei loro paesi d'origine e, per ultimo, il nuovo decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati lievi, non sono bastati a riportare le carceri nella normalità.
Carceri, amnistia e indulto: sovraffollamento a quota 53.982 detenuti
Sono attualmente 53.982 le persone detenute all'interno dei 206 istituti penitenziari italiani, secondo i dati aggiornati al 28 febbraio scorso (al 31 dicembre 2011 erano 66.897), a fronte di una capienza regolamentare prevista di 49.943 posti, anche se in realtà quasi 4.200 posti detentivi sono inutilizzabili per manutenzione e ristrutturazione, così resta alta la differenza tra detenuti presenti e posti letto effettivamente disponibili. Il tasso di sovraffollamento carcerario arriverebbe così al 118%. Tra le situazioni più gravi d'Europa. Anche i costi per il mantenimento dei detenuti sono tra le più alte dei paesi dell'Unione europea, come del resto ha più volte detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
L'Italia spende 150 euro al giornoper ognuno dei circa 54.000 detenuti, contro i 133 euro della Francia e i 50 euro al giorno della Spagna, per fare alcuni esempi. E' quanto emerge dai nuovi dati contenuti nel rapporto annuale di Antigone, l'associazione impegnata per i diritti dei detenuti, presentato ieri a Roma.
Amnistia e indulto 2015, prosegue a rilento esame ddl al Senato
Il calo della popolazione carceraria in effetti c'è stato ma ancora non basta. "La discesa si è fermata e speriamo di non assistere ad un'inversione della curva", ha detto il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, presentando il rapporto annuale dal titolo "Oltre quei 3 metri quadrati".
"Bisogna insistere sul terreno delle riforme - ha aggiunto - per arrivare a una situazione 'normale' ovvero - ha spiegato Gonnella - di un detenuto per un posto letto".
E tra le misure sicuramente più incisive contro il sovraffollamento carceri, per il loro carattere di eccezionalità, ci sono quelle di amnistia e indulto attualmente al vaglio in commissione Giustizia al Senato dove comunque l'esame prosegue a rilento da diversi mesi soprattutto per mancanza d'intesa tra le forze parlamentari, ma ricordato che per approvare i provvedimenti generali di clemenza generale ad efficacia retroattiva non basta la maggioranza semplice ma occorre la maggioranza dei due terzi del Parlamento. Per questo, nonostante ancora non si siano spente le speranze, resta difficile il cammino parlamentare dei ddl per indulto e amnistia 2015 per cui continuano a battersi con appelli e scioperi della fame i radicali italiani con in testa Marco Pannella e Rita Bernardini.