Dopo 15 giorni dalla precedente rilevazione, arriva l'appuntamento con i Sondaggi politici elettorali Lorien che riguardano le intenzioni di voto che ci rivelano come la Lega stia aumentando il vantaggio su Forza Italia, con il PD che sale bene e il M5S che prede consensi.
Esamineremo anche le opinioni degli italiani sulla manifestazione della Lega Nord a Roma, sulla situazione internazionale, tra ISIS, conflitto Ucraina-Russia e Grecia-UE. Inoltre su un possibile intervento dell'Italia in Libia, la fiducia nel futuro e sul Governo Renzi, e non ultimo il giudizio sul Jobs Act.
Ultimi sondaggi elettorali Lorien inizio marzo 2015: le intenzioni di voto
Il Partito Democratico aumenta i suoi consensi del 1% raggiungendo il 39,0%, in 2 settimane si tratta di un dato molto positivo. prima di Mattarella la parabola era discendente. Tuttavia ci sono altri sondaggi politici elettorali che stimano il PD in percentuale molto diversa e con un andamento ben diverso.
Il Movimento 5 Stelle ormai in un trend calante, perde lo 0,5% scendendo al 17,5%. Sarà proprio per questo che è notizia recente che Grillo abbia lasciato intendere un possibile dialogo su Rai e reddito di cittadinanza con il Governo.
La Lega Nord guadagna e contestualmente perde Forza Italia. Ormai il partito di Salvini pare incontrare sempre di più l'esigenza dei cittadini, mentre quello di Berlusconi pare essersi arenato nei dissidi interni.
Ad oggi i sondaggi elettorali Lorien vedono la Lega in aumento dello 0,5% e che viene indicato al 15,0% con FI che perde addirittura l'1% e crolla al 12,5%.
Gli altri partiti politici sondati sono in parte in lotta per l'obiettivo soglia di sbarramento del 3% prevista dall'Italicum. SEL e l'area popolare NCD-UDC vengono stimati al 4,0% e risultano entrambi stabili.
In calo Fratelli d'Italia-An al 2,5% che perde uno 0,5% che lo porterebbe fuori dalla Camera. La Destra e Scelta Civica sono allo 0,5%, Rif.Com+Verdi al 1,5%, Altre liste 3,0.
Sondaggi politici elettorali Lorien inizio marzo 2015
Sulla manifestazione della Lega Nord tenutasi a Roma, solo il 18% degli italiani è concorde sui contenuti, ma c'è un 23% che la giudicano positiva mentre il 77% ne ha sentito parlare.
Se sia stata un successo per Salvini, il 23% dice SI, il 48% NO, non si esprime il 29%.
Per quanto concerne la situazione internazionale, la presenza dell'ISIS in Siria, Iraq e Libia, preoccupa molto il 66% degli italiani, il 42% lo è altrettanto sul conflitto ucraino-russo. Preoccupano abbastanza ma non molto le tensioni tra la Grecia e la UE e il ruolo dell'Italia in Europa. Il giudizio sulla politica estera del Governo è condivisa dal 46%.
Il 36% degli intervistati giudica in modo positivo il Jobs Act, ma il grande problema è che il 53% l'ha capito poco o nulla, fra coloro che ne sono informati, solo il 5% dichiara di saperne molto. Da segnalare che la riforma dell'art.18 è quella che piace meno di tutti gli altri provvedimenti, tra cui il più apprezzato è quello che riguarda la conciliazione dei tempi tra vita privata e lavoro (maternità, paternità, tutele adozioni e affini).
Gli italiani sono contrari ad intervenire in Libia militarmente, lo pensa il 74%, il 22% è d'accordo ma solo il 3% di loro lo vorrebbe fortemente. Il 54% vuole che l'Italia intervenga ma tramite un'azione esclusivamente diplomatica. Chiudiamo dicendo che la fiducia nel futuro in un mese è scesa del 3%, al contrario è aumentata del 3% il giudizio positivo sul Governo.