La Commissione giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge sulle Unioni civili presentato dalla relatrice, Monica Cirinnà del Partito Democratico. L'approvazione è avvenuta grazie ad un inedito asse tra lo stesso Pd e il Movimento 5 Stelle che hanno votato insieme a favore del provvedimento, come anche i rappresentanti di Sel e Psi.
Il ddl approvato in Senato prevede l'introduzione di un nuovo istituto giuridico basato sull'articolo 2 della Costituzione, quello che riconosce i diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Saranno così istituiti i 'Contratti di convivenza', che le coppie omosessuali ed eterosessuali potranno sottoscrivere di fronte a un ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni con conseguente iscrizione in un apposito registro comunale.
Unioni civili: le novità previste dal ddl.
Entrando nel dettaglio del testo, queste sono le principali novità previste:
- COSTITUZIONE UNIONE CIVILE. Un vero e proprio Contratto di convivenza, iscritto in un registro comunale, che contiene i dati anagrafici della coppia, il regime patrimoniale, la residenza e il cognome scelto, che piò essere uno dei due o entrambi. Le unioni civili saranno precluse se una delle parti è ancora sposata, se è un minore, se è interdetto per infermità mentale, se tra la coppia sussiste un legame di parentela, se uno dei componenti la coppia è stato condannato per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell'altra.
- REGIME GIURIDICO. Nell'unione civile vengono applicati gli stessi articoli del codice civile validi nel matrimonio per quanto riguarda diritti e doveri reciproci, i figli, lo scioglimento, i diritti di assistenza sanitaria, la reversibilità della pensione.
- ADOZIONI. L'adozione è prevista solo per coppie dello stesso sesso attraverso l'istituto dello 'Stepchild adoption', l'adozione di un bambino che è figlio biologico di uno solo dei due.
Unioni civili: le reazioni.
L'approvazione del ddl sulle unioni civili è stato commentato con favore dal senatore del Pd Sergio Lo Giudice, secondo il quale ' Dopo il voto sul divorzio breve e sulla legge per la tutela dei bambini in affidamento si tratta una prima storica tappa verso l'uguaglianza delle coppie gay e lesbiche'.
Prudente la posizione di Arcigay, promotore di una proposta sulle unioni omosessuali fin dal 1985, che attende di vedere se il testo approvato non sarà stravolto dagli emendamenti nel corso delle discussioni alla Camera e al Senato.
Delusione da parte degli esponenti cattolici di Area Popolare, che hanno votato contro il testo Cirinnà, nel quale vedono una estensione del matrimonio alle coppie omosessuali, conseguente apertura alle adozioni e aggravio di spesa per le casse dello Stato.
Un punto, quest'ultimo, da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda i possibili problemi di copertura per la reversibilità delle pensioni che dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio. La strada verso l'introduzione delle unioni civili sembra in discesa, ma è proprio nelle discese che si nascondono le maggiori insidie.