Predicava bene, alzando la voce contro gli Stati Uniti che "spiavano i suoi amici". Ma nei fatti, La cancelliera tedesca Angela Merkel faceva la stessa cosa. E pure in collaborazione con la Nsa americana. Quella, per intenderci, tradita delle soffiate da Edward Snowden. Era il giugno del 2013 quando il "Washington Post" e il "The Guardian" iniziarono le prime pubblicazioni su informazioni top secret collezionate da Snowden da tecnico informatico dell'Nsa. Gli Stati Uniti finirono nell'occhio del ciclone dei partner mondiali per via della sua attività di spionaggio mondiale.
Il doppio gioco della Cancelliera
Sul versante europeo, la più dura fu certamente la cancelliera tedesca Angela Merkel. Inviperita per esser stata spiata dagli alleati americani. "E' inaccettabile che si spiino i propri amici" dichiarò nell'ottobre del 2013 bacchettando duramente Barack Obama. Ma le sue dichiarazioni, secondo quanto divulgano il "Süddeutsche Zeitung" e le reti televisive "Ndr" e "Vdr" erano viziate da alcune informazioni già in possesso dalla cancelliera di ferro. Informazioni contenute in alcuni fascicoli che la cancelliera avrebbe trattato con leggerezza.
Spionaggio sistematico
Non solo la collaborazione tra l'Nsa e il Bnd (i servizi segreti tedeschi per l'estero), che avrebbero fornito informazioni su aziende tedesche ai colleghi americani.
Ma anche vere e proprie attività di spionaggio verso le principali cancellerie europee. Su tutte l'Eliseo francese, storico alleato di ferro della Germania. Il "Süddeutsche Zeitung", che cita fonti vicine al governo e ai servizi segreti parla di cose non eccezionali ma di una prassi volta ad "un obiettivo primordiale di spionaggio verso i governi europei e le istituzioni Ue".
L'Europa non è amica della Merkel?
La questione è finita anche sui tavoli dell'europarlamento. Durissime le parole di un eurodeputato ecologista belga, che non le ha mandate a dire alla cancelliera tedesca "dobbiamo dedurne che o gli Stati dell'Unione Europea non sembrano essere amici della Germania, oppure lei non diceva sul serio.
Non prende sul serio le proprie parole, e credo che questo riguardi tutti i nostri capi di Stato".
Malcontento in Germania
Dal suo canto la cancelliera tedesca, in visita in Polonia, ha parlato di "malfunzionamenti" interni ai servizi "su cui andrà fatta chiarezza". Ma il dato è stato tratto e le opposizioni tedesche stanno cavalcando le polemiche. Il partito della sinistra Die Linke accusa l'esecutivo "di aver tradito la patria". Mentre i liberali chiedono a gran voce che la cancelliera tedesca "chieda scusa agli alleati europei". Polemiche anche nel Cdu, il partito della cancelliera: dove il numero due del partito per nulla solidale con il presidente ha chiesto delle spiegazioni". Probabile che a breve cadano le prime teste: su tutti quella di Gerhard Schindel, il presidente dei servizi segreti. Basterà?