L'emendamento in questione, presentato dal MoVimento 5 Stelle a prima firma Manlio di Stefano (deputato italiano membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati) è stato approvato oggi dal parlamento europeo. Come spiega lo stesso, soddisfatto, Di Stefano in un lungo post che appare sul suo profilo Facebook (accompagnato dal video integrale del suo intervento nelle aule europee) le principali novità su cui si dovrà impegnare la Commissione Europea saranno molteplici.

L'UE dovrà infatti istituire il concetto delle quote d'accoglienza per Paese, sulla base di indici demografici ed economici, anche in un'ottica di condivisione dei costi oltre che delle responsabilità che secondo Di Stefano tutta l'Europa ha avendo concorso a fare scoppiare l'attuale drammatica guerra in Libia.

Per prevenire e limitare lo scafismo, ma anche per identificare e scindere i clandestini dai profughi M5S propone inoltre, come già specificato in passato, di istituire un'ente europeo (che loro chiamano Agenzia Internazionale) che si occupi di mettere dei punti di richiesta d'asilo direttamente nei luoghi di partenza e transito dei flussi migratori.

Altro punto importante su cui si è soffermato Manlio Di Stefano e su cui da sempre si batte il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo è quello che prevede il superamento dell'accordo di Dublino III, a suo tempo votato da gran parte degli attuali partiti politici, tra cui anche la Lega di Matteo Salvini, e che obbliga il migrante a rimanere nel Paese di approdo, di fatto impedendo lui di muoversi liberamente verso la sua destinazione e di fatto bloccando la gestione "intelligenze" dei flussi.

Secondo M5S e secondo il relatore Di Stefano insomma l'immigrazione andrebbe affrontata prendendo misure che partano sin dai Paesi d'origine, in un'ottica di scrematura tra profughi e clandestini ed evitando i rovinosi viaggi della morte a cui sono attualmente sottoposti i migranti che decidono di affidarsi agli scafisti e che creano gravi fatti come la recente sciagura che ha causato la morte di più di 700 persone al largo del mediterraneo, sia in territorio UE dove si dovrebbe invece permettere, tramite il già citato superamento dell'accordo di Dublino, a queste persone di circolare attraverso i Paesi ed essere assegnate in modo razionale ad uno Stato europeo che quantomeno sia, secondo le stime, in grado di sostenere una corretta e reale accoglienza e successivamente integrazione.

Ora, vista l'approvazione, 'la palla' per la realizzazione di queste misure passa alla Commissione Europea.