Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha annunciato di voler introdurre entro l'anno il reddito di cittadinanza per i residenti nella regione.
La marcia Perugia-Assisi, con la quale il Movimento 5 Stelle ha rilanciato la mobilitazione a favore dell'introduzione di un reddito a sostegno delle fasce deboli, sembra aver prodotto i primi effetti, con il governatore Maroni che, bruciando tutti sul tempo, intende avviare una sperimentazione in tal senso.
Il progetto di Maroni.
L'annuncio dell'intenzione di istituire il reddito di cittadinanza in Lombardia è stato dato da Maroni a margine della presentazione dei Fondi europei Por FSE e Fesr per le annualità dal 2014 al 2020.
Sede scelta non a caso, dal momento che i 220 milioni di euro necessari sarebbero reperiti proprio tra il miliardo e 940 milioni di euro del Fondo sociale europeo alla regione Lombardia: 'Si tratta di 640 milioni in più rispetto alla misura precedente' che, ha fatto sapere Maroni, saranno utilizzati per l'introduzione di un sostegno per i poveri oltre che alle attività economiche, produttive e al lavoro'.
Le reazioni all'annuncio di Maroni.
Maroni ha fatto sapere di voler introdurre il provvedimento il più presto possibile, sicuramente entro l'anno, e di aver dato incarico all'assessore per l'Economia, Massimo Garavaglia, e per la Famiglia, Cristina Cantù, di elaborare un progetto che tenga conto delle specificità territoriali.
Nonostante si sia ancora al livello di annunci, non sono mancate le reazioni all'idea di Maroni, a partire dal suo stesso partito, la Lega Nord, il cui segretario, Matteo Salvini, pur precisando che non ha intenzione di 'mettere becco nelle cose della regione Lombardia', ha fatto sapere di considerare l'assegno minimo per tutti un messaggio culturalmente sbagliato.
Critica anche la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, che si è detta contraria a forme assistenziali che non aiutano l'economia a ripartire. Plauso dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Dario Violi, che si è detto pronto a discutere.
Cos'è il reddito di cittadinanza e a chi spetta.
La misura caldeggiata dal Movimento 5 Stelle e che Maroni intente applicare in Lombardia, viene impropriamente definita 'reddito di cittadinanza' in quanto questo sarebbe un assegno che spetterebbe a tutti per il solo fatto di essere cittadini. Quello di cui si parla nella proposta di legge M5S e che Maroni intende riprendere, è invece un sostegno al reddito fino al raggiungimento della soglia minima di 780 euro mensili. E' più corretto, quindi, parlare di 'reddito minimo garantito', da versare ai cittadini disoccupati, con l'introduzione di misure a garanzia del fatto che chi percepisce l'assegno di sostegno non sia da questo disincentivato nella ricerca di una occupazione.