La competizione elettorale di questi ultimi giorni ad Augusta, chiamata al ballottaggio tra Niki Paci e Cettina Di Pietro per la carica di primo cittadino, ha assunto le forme di un braccio di ferro tra Davide e Golia, a giudicare dal notevole numero di parlamentari regionali, nazionali ed europei scesi in campo in queste ore a sostegno della candidata del Movimento 5 Stelle. Gli eurodeputati Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, il deputato regionale Giancarlo Cancelliere, il parlamentare nazionale Alessandro Di Battista hanno già raggiunto la città megarese per sostenere Cettina Di Pietro, intervenendo in comizio nelle principali piazze di Augusta.

Amano tutti definirsi "cittadini" come gli altri, ma la mobilitazione in corso trasferisce comunque il cliché noto del grande partito organizzato che nella fase finale della campagna elettorale supporta il proprio candidato con la presenza dei "big" nazionali. Per quanto i pentastellati ripetano che il loro non sia un partito, il metodo non sembra differire da quello delle formazioni tradizionali.

Ultime dichiarazioni - Nicky Paci, dal canto suo, non può attingere a questo serbatoio perché alle spalle della sua candidatura non ci sono partiti organizzati ma liste di cittadini e si affida a comizi di quartiere e alla sua instancabile campagna elettorale "porta a porta". Con ciò non si vuol negare l'evidenza di soggetti politici che hanno sposato e sostenuto Nicky.

Ma fin dall'inizio, anche i sostenitori di Nicky appartenenti a movimenti politici hanno dovuto accettare la linea comune di rinunciare a influenze "esterne" sul candidato Sindaco.

A mettere benzina sul fuoco delle polemiche ci ha pensato invece un ex candidato Sindaco, battuto al primo turno, Domenico Morello, che domenica mattina ha annunciato in conferenza stampa di avere denunciato la candidata grillina Cettina Di Pietro perché durante il primo turno lo avrebbe minacciato di rendere pubblico il parere favorevole che Morello, nella qualità di funzionario della Provincia, ha dato sulla piattaforma Oikothen se lo stesso non avesse ritrattato l'affermazione che la Di Pietro nel 2012 era tesserata con il Pdl. Quest'ultima ha risposto di attendere serena il lavoro della Magistratura.