Nuovi e sorprendenti sono gli scenari politici disegnati dall'ultimo sondaggio Ipsos pubblicato domenica 21 giugno sul Corriere della Sera. La netta ascesa del Movimento 5 stelle e della Lega è un fattore politico che potrebbe stravolgere gli equilibri della politica italiana nei prossimi mesi, dopo i risultati soddisfacenti ottenuti dai due più grandi movimenti che incarnano la protesta in Italia.

Continua invece l'inesorabile discesa del maggior partito di governo, il Partito Democratico, di cui è espressione il premier italiano Matteo Renzi.

Mentre è stabile Forza Italia che si conferma quarta forza politica italiana, incapace di approfittare del calo di popolarità delle forze di governo. Il Pd si assesta nel sondaggio Ipsos al 31,5% con un calo di oltre il 4% rispetto alle ultime rilevazioni di aprile pubblicate dallo stesso istituto di sondaggi.

Il boom del partito di Grillo

Il primo partito che beneficia del calo del Pd, è il Movimento 5 Stelle, capace di incrementare del 6% i propri consensi attestandosi alla percentuale record del 27,5%, un dato che avvicina di molto il movimento fondato da Beppe Grillo a diventare primo partito italiano, un dato nettamente superiore persino allo strepitoso 23% ottenuto dal M5S nelle elezioni politiche del 2013.

Guadagna un punto percentuale la Lega, che si attesta al 14,7%, mentre risulta in leggero calo Forza Italia con il 12,4%. Ancora elevata la percentuale del voto di protesta, che tra schede bianche e astensioni assommerebbe alla rilevante cifra del 35,5% dell'elettorato attivo italiano.

Le ipotesi in caso di ballottaggio

L'istituto Ipsos poi ipotizza cosa accadrebbe nel caso in cui, con il sistema elettorale attuale, fossero Pd e M5S i due partiti che si dovrebbero contendere il successo finale in un eventuale ballottaggio.

In questo caso a prevalere sarebbe il PD con vantaggio assai risicato sugli avversari. Infatti in un ipotetico scontro diretto col M5S per il governo del paese, il Pd prevarrebbe soltanto col 51,2% contro il 48,8% dei consensi pentastellati. Il trend favorevole del M5S potrebbe addirittura fare segnare un vantaggio del movimento di Grillo nei prossimi mesi, nel caso di un testa a testa per il successo finale.