Vladimir Putin ha chiamato al telefono il presidente americano Barack Obama, in quello che sembra essere un vero e proprio segnale distensivo da parte dell'inquilino del Cremlino. Insieme avrebbero discusso, oltre che della crisi ucraina, anche dell'avanzata di Isis e del programma nucleare iraniano.

Il contenuto della telefonata tra Obama e Putin

Barack Obama, riguardo l'Ucraina, nel comunicato ufficiale "ha ripetuto la necessità che la Russia rispetti la parte di suoi impegni previsti dagli accordi di Minsk, incluso il ritiro di tutte le truppe e l'equipaggiamento di Mosca dal territorio ucraino", mentre per quanto riguarda il ripresentarsi del pericolo fondamentalista in Siria, insieme hanno convenuto sulla necessità di contrastare l'Isis.

La Russia di Putin è assieme all'Iran uno dei pochi alleati del presidente siriano, Bashar Assad. Tra 4 giorni proseguiranno i colloqui sulla vicenda del nucleare iraniano, teso a impedire che Teheran si doti di ordigni nucleari. Sia Obama che Putin hanno ricordato l'importanza di mostrare un fronte unito nei colloqui del gruppo dei "5+1".

Il contributo di Silvio Berlusconi

Anche Silvio Berlusconi, che su invito di Vladimir Putin si recherà nella Federazione Russa, vuole contribuire a questo clima distensivo. Berlusconi, in una nota, ricorda come questa crisi tra Russia e Occidente abbia nuociuto alla produzione e all'occupazione italiana, e messo a rischio la pace mondiale. Per questo, dice: "Non posso sottrarmi al dovere di interessarmi di questa situazione", ricordando che fu proprio lui a far stipulare il "Trattato di Pratica di Mare" tra Russia e Nato nel 2002, che pose fine alla "guerra fredda", e che fu sempre lui nel 2008, in qualità di presidente del G8 che si adoperò per l'accordo preliminare per la riduzione degli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia.

Pur non ricoprendo attualmente alcuna carica istituzionale, Silvio Berlusconi, confida nei rapporti di amicizia che in questi anni ha saputo tessere con i protagonisti della scena mondiale: "Per cercare di rendermi utile alla pace e al miglioramento delle relazioni tra l'Europa, gli Stati Uniti e la Federazione Russa", ha affermato l'ex Cavaliere.