Piccolo incidente di percorso in Commissione Affari Costituzionali al Senato sul DDL "La Buona Scuola" a causa di assenze e non solo. Resta comunque fiducioso il Governo Renzi per il proseguimento dei lavori riguardanti la Riforma e si dice certo che riuscirà il Senato a dare il contributo definitivo in fase di approvazione del Testo di Legge, il Governo andrà avanti senza nessun allarmismo e con grande serenità, senza pressare i tempi dei lavori parlamentari, per così mettere in cattedra a settembre i 100.000 insegnanti che le scuole aspettano.
Le assenze in commissione sono state quelle dei membri del NCD di Alfano, ma c'è stato anche il voto contro di Mauro Mario che si è giustificato parlando di un testo di Legge scritto in maniera pessima. Sarà fondamentale il lavoro che svolgeranno i due relatori: Francesca Puglisi del PD e Franco Conte di NCD che hanno già presentato degli emendamenti per riformulare svariati articoli che presentano dei problemi di congruità del Testo di Legge, appare quindi evidente che gran parte del DDL verrà riscritto in questi giorni. A questo punto è lecito domandarsi se il Governo c'è la farà! Perché in teoria per poter essere approvata la Legge deve passare tutte le procedure di rito entro il 15 di giugno così che si possano mettere in cattedra gli insegnanti a settembre, difficilmente questo sabato sarà operativa la Legge, tra l'altro la stessa chissà quando ritornerà alla Camera per la votazione definitiva.
Dal canto suo il Governo Renzi sostiene che una o due settimane di ritardo non possano incidere in modo significativo sul compito assegnatogli dall'Unione Europea e quindi crede che con grande determinazione e altrettanta voglia si possa giungere ad un esito finale positivo anche grazie a prove di dialogo tra tutti i gruppi parlamentari, come già accaduto ascoltando le oltre 40 associazioni degli insegnanti intervenute in audizione.
Il problema comunque resta quello della mole di lavoro che dovranno svolgere i funzionari del Ministero dell'Istruzione che in poco tempo dovranno immettere in ruolo 100.000 persone, col rischio di dover lavorare anche tutta l'estate e saltare relative ferie e weekend causa attuazione della Riforma. L'unico aspetto realmente positivo di questo DDL per i 100.000 fortunati che ne faranno parte è quello della stabilità, per loro si tratterebbe realmente di uscire dalla precarietà e di potere cominciare a programmare la loro vita, a differenza di tutte le altre decine di migliaia di insegnanti, che per questi ultimi il lavoro anche solo precario resterà una chimera.