L'ultimo sondaggio pubblicato dall'Istituto Piepoli e commissionato dall'Ansa, rivela un ulteriore balzo in avanti del Movimento 5 Stelle, mentre il Pd, dopo una fase di calo repentino, ha finalmente fatto segnare un incremento di consensi, seppur lieve. Preoccupante la situazione nel centro-destra, con la Lega che per la seconda volta consecutiva fa registrare un calo di consensi, mentre per Forza Italia continua la debacle verso il baratro.

Il Pd, il maggior partito di governo, alle prese con l'annosa questione delle riforme del mercato del lavoro e della scuola, conquista un +0,5 che fa respirare il premier, dopo mesi di calo di consensi che ha accorciato di molto le distanze con il M5S, il primo partito rivale nella lotta per diventare il primo partito del paese.

Il Pd si assesta al 34%, contro l'attuale 25% del Movimento fondato da Beppe Grillo, la cui crescita inarrestabile nelle rilevazioni sulle intenzioni di voto, è iniziata nel febbraio di quest'anno senza mai trovare una battuta d'arresto. Anche in quest'ultima rilevazione i pentastellati guadagnano mezzo punto percentuale.

Si conferma terza forza del paese la Lega, che perde ancora consensi, attestandosi al 15% facendo rilevare per la terza volta consecutiva un calo di mezzo punto percentuale. Una brutta battuta d'arresto per il leader Salvini, le cui politiche di contrasto all'immigrazione dagli accesi toni xenofobi, ha spaventato gli italiani. Da inizio giugno ad oggi, la Lega ha perso oltre un punto percentuale, interrompendo il percorso di crescita fatto registrare dalla fine dello scorso anno.

Continua a perdere consensi anche Forza Italia, crollata al 10%, con un altro mezzo punto percentuale perso rispetto alla scorsa settimana. Mai il partito fondato da Silvio Berlusconi aveva toccato percentuali di consenso cosi basse, pagando probabilmente una forte spaccatura in seno al partito. Stabile Sel ancora fermo al 3,5%, mentre il partito dei Fratelli d'Italia rimane ancorato da diverse settimane al 4%, cosi come l'Ncd di Alfano non fa registrare mutamenti e si conferma al 2,5%.