Nato circa due mesi fa come 'spaccatura' dall'odierno pensiero Pd, il movimento 'Possibile', ideato e promosso da Pippo Civati, sembra voglia fare sul serio nell'assumere il ruolo di 'anti-Renzi'. Questa settimana, infatti, la Corte di Cassazione riceverà i quesiti referendari indetti dal movimento 'civatiano' e riguardanti le riforme portate a casa dal governo, come quella sul lavoro (il Jobs Act), la legge elettorale (Italicum), il decreto Sblocca Italia e la riforma Buona Scuola.
E' lo stesso Pippo Civati ad annunciarlo attraverso il suo blog e fissando anche i termini per la raccolta delle firme necessarie (500.000 entro il prossimo 30 settembre, imposto come deadline). 

Referendum contro riforma scuola: Civati '500.000 firme entro il 30 settembre'

Questa iniziativa parte, non a caso, proprio all'indomani dell'approvazione della riforma sulla scuola, fortemente criticata da chi vive ogni giorno la realtà dell'istruzione in Italia. Civati ha precisato come fosse necessario aspettare quest'ultima legge, visto che molti cittadini lo avevano espressamente chiesto ma ora, ha sollecitato l'ex deputato pieddino, si dovrà fare molto in fretta e darsi da fare perchè il 30 settembre è dietro l'angolo e perchè raccogliere 500.000 firme richiede impegno e sacrificio.
Proprio il 5 maggio scorso, in occasione dello sciopero della scuola, Pippo Civati prese la decisione definitiva di lasciare il Partito Democratico con l'idea di formare un gruppo autonomo che andasse a contrastare la politica di Matteo Renzi, sempre più lontana dai valori cari alla sinistra. 
A proposito della riforma della scuola, Civati ha più volte sottolineato come 'La Buona Scuola abbia tradito il programma elettorale del Partito Democratico. Ciò che diceva Matteo Renzi lo scorso anno scorso è completamente in antitesi a ciò che si è realizzato'.

Scuola, Pippo Civati: 'Rovesciamento del disegno costituzionale'

Tornando alla questione legata ai referendum, Civati ha ribadito come sia fondamentale andare al voto nel 2016 altrimenti i quesiti rischieranno seriamente di perdersi: sulla scuola stiamo assistendo ad un tentativo di 'rovesciamento del disegno costituzionale', portato avanti con forzature e strappi e votato, come successo del resto per le altre riforme, da una 'maggioranza raccogliticcia'.
Si tratterà di una campagna che non vedrà certamente Pippo Civati nel ruolo di 'uomo solo contro tutti': è previsto, infatti per oggi l'incontro dei capigruppo De Petris e Scotto con le rappresentanze dei comitati e i sindacati della scuola senza contare che, via twitter, è arrivata l'adesione di un altro importante esponente della politica e del sindacalismo italiano, l'ex Pd, Sergio Cofferati.